Omelia (05-09-2000)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Gesù intimò al demonio: "Taci, esci da costui. E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui senza fargli alcun male".

Come vivere questa Parola?
Gli evangelisti più volte dicono che Gesù parlava con autorità. Un'autorità del tutto propria, mentre farisei e dottori della Legge insegnavano, rifacendosi all'autorità della tradizione giudaica. E' la grande novità di Gesù! Qui costatiamo che la sua autorità è anche efficacia e potenza di Parola contro il maligno: "Che parola è mai questa – si chiede la gente – che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi?" (v.36).
Vivere dunque questa Parola potente oggi, significa per me chiedere che Gesù la pronunci anche nel profondo del mio cuore. Quando, lungo la trama delle ore, sono tentata di monologo lagnandomi tra me e me delle mie difficoltà o dei difetti di chi mi sta accanto, bisogna ch'io sia vigilante!
Nel monologo infatti il maligno s'insinua facilmente con tentazioni di scoraggiamento, oppressione, rifiuto degli altri e di ciò che siamo chiamati a fare.
Sostanzialmente è lui che manovra il mio "ego", spingendolo alla deriva della tristezza e dello scoraggiamento. Così insegnano i Padri.
Se oggi mi sento tentata, memorizzo la Parola potente di Gesù: "Taci, esci!".
Poi passo dal mio facile monologo alla preghiera del cuore, in cui mi rivolgo a Gesù, verbalizzando:

"Sei Tu il mio aiuto potente, confido in Te, Signore" (cfr. Sl. 115)

La voce di un antico Padre
Ciascuno custodisca il proprio cuore in tutta vigilanza, affinché, custodendo in esso la Parola di Dio come un paradiso, possa godere della grazia, senza prestare ascolto al serpente.
Pseudo Macario, Om. 37