Omelia (06-09-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere li condussero a Lui. Ed Egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Come vivere questa Parola? Gesù ha appena "intimato" alla febbre di andarsene dalla suocera di Pietro e, subito, la donna, alzatasi, si mette a servire, ossia riacquista l'integrità del suo essere, che è star bene ma per fare della propria vita un "dono-servizio" d'amore. Qui quello che colpisce è il fatto che Gesù è circondato da tanta gente bisognosa di guarigione. Gliene portano con ogni genere di mali. Egli impone le mani, ma – attenzione! - "su ciascuno": e significa che vuole entrare in un rapporto personale con ogni persona bisognosa del suo aiuto. Niente, assolutamente niente è fatto in serie, dentro criteri di massificazione: sia pure al fine di guarire tutti e subito. Avrà certo speso del tempo in più, ma avrà ovviato al generico, al magico, allo spersonalizzante. Oggi mi fermerò a riflettere su questo tratto di Gesù esercitandomi su due versanti. Primo: quello di percepire quanto io sono importante per il Signore nella mia unicità irripetibile, conosciuta bene da Lui solo. Secondo: quello di vivere oggi i miei rapporti nel modo più personalizzante, più attento dunque ai bisogni del fratello, della sorella che ho accanto. Verbalizzerò così: "Grazie per il tuo essermi Vita e Salvezza, Signore! Ch'io in Te sprigioni vita e aiuto a chi avvicino". La voce di un autorevole maestro spirituale Se il miele, che non si deteriora ha la proprietà di rianimare il corpo, quanto più Dio infiammerà il tuo essere interiore. Sentirai allora il fuoco di Dio ardere in te: ora per purificarti, ora per consolarti e rallegrarti, ora per spingerti al dono continuo di te stesso ai fratelli. Matta El Meskin, Abate vivente |