Omelia (07-09-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su 1Cor 3,21-23 Dalla Parola del giorno Nessuno ponga la sua gloria negli uomini perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa', il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio. Come vivere questa Parola? S. Paolo scrive ai cristiani di Corinto e li invita a riflettere come sia da stolto vantarsi per l'uno o per l'altro che ci è guida nella fede. E' davvero un modo cieco e tutto terreno di vivere la propria appartenenza (dipendenza!) agli uomini anziché a Dio. La vera concezione cristiana del vivere è tanto diversa e liberante. Ci apre a orizzonti vastissimi, proprio perché al centro di tutto c'è Dio e non l'uomo. Il mio vivere quaggiù ha un "respiro" d'infinito, che niente e nessuno può tarparmi e soffocare. Oggi vivrò di fatto questo largo giro di orizzonte, rendendomi consapevole che, da figlio di Dio, vivo di fatto una "signoria" sul tempo e sulle cose. Tutto mi appartiene, purché io non metta avidamente le mani con possesso egoistico su persone e altre realtà. Tutto mi viene offerto dal Padre di ogni dono per crescere nell'amore attraverso Cristo che mi ha liberato con la sua morte e risurrezione. In Lui io vivo per il Padre; lo Spirito Santo me ne rende gioiosamente persuaso, se mi libero da attacchi beghe divisioni. Apro dunque il cuore a questa luce e forza di consapevolezza in pause di silenzio contemplativo, oggi La voce di un grande Dottore mistico Miei sono i cieli e mia la terra; mie sono le genti. Gli Angeli sono miei e la Madre di Dio e tutte le cose sono mie e Dio stesso è mio e per me perché Cristo è mio e io gli appartengo. Dunque che altro cerchi e domandi, anima mia? S. Giovanni della Croce |