Omelia (09-09-2006)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Il Figlio dell'uomo è Signore del sabato.

Come vivere questa Parola?
Per gli ebrei il sabato era il giorno consacrato a JHWH. In esso non si doveva compiere alcun lavoro, neppure per provvedere alle necessità primarie dell'uomo. Lo scopo era di mantener desto il senso della signoria assoluta di Dio. Il comportamento e la frase di Gesù rappresentavano, quindi, qualcosa di scandaloso. In realtà si era di fronte alla più limpida e chiara rivelazione del suo essere profondo. Solo Dio, infatti, poteva dichiararsi "signore del sabato", quindi Gesù stava dicendo che era pari a Dio, era Dio, e, in quanto tale, rivendicava per sé la sovrana libertà di operare prescindendo dalle attese umane. Conosciamo bene la reazione degli ebrei a queste sue dichiarazioni e magari la commentiamo negativamente. Ma siamo proprio sicuri di non cadere nello stesso errore? Non ci è mai capitato di "scandalizzarci" di Dio? Abbiamo lungamente pregato, abbiamo fatto novene su novene, ci siamo imposti delle penitenze... E il cielo sembra essere rimasto ostinatamente chiuso. In agguato la pretesa di piegare Dio ai nostri desideri. Ma Dio non sta al gioco. Egli è Padre che ascolta l'umile e fiduciosa preghiera dei figli, ma conservando la sua sovrana libertà. Lasciamo che Dio sia Dio anche nella nostra vita, anche in questa nostra storia. Rimuoviamo la ridicola pretesa di insegnargli il suo mestiere!

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi chiedo con onestà se dietro certe mie puntuali osservanze non ci sia la pretesa di obbligare Dio a fare la mia volontà o di accumulare meriti per "conquistarmi" ciò che sarà solo suo dono: il paradiso.

Signore, tu solo sei il Santo, tu solo l'Altissimo e i tuoi disegni sono imperscrutabili. Io li adoro e mi rimetto completamente a quanto vorrai riservarmi.

La parola di un Padre della Chiesa
Dall'ineffabile sostanza di Dio Padre è nato l'Unigenito, per manifestarci, in se stesso, tutta la fragranza della natura del Padre... Grazie a lui e in lui, pertanto, abbiamo colto il profumo della conoscenza del Padre e ne siamo stati arricchiti.
Cirillo di Alessandria