Omelia (11-09-2000)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Gli scribi e i farisei osservavano Gesù per vedere se li guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo d'accusa contro di lui (...). Gesù disse all'uomo: stendi la mano.

Come vivere questa Parola?
Il sabato era sacro per gli Ebrei, che erano tenuti ad astenersi in quel giorno da qualsiasi lavoro.
Però agli scribi e ai farisei, invidiosi della fama e del fascino che Gesù esercitava sulla gente, non interessava la santità di Dio e del sabato in quanto sacro a Lui. Tanto meno essi erano sensibili all'infermità dell'uomo dalla mano rattrappita che Gesù, nella sinagoga, stava per guarire.
E' importante per me, oggi, visualizzare in cuore la scena: vedo interiormente la congrega di uomini abitati da cattive intenzioni, il poveretto che, sollecitato da Gesù si è messo in mezzo. Ascolto l'interrogativo posto da Gesù: "E' lecito in giorno di sabato fare del bene o del male, salvare la vita o perderla?"
Visualizzo poi lo sguardo di Gesù come intensissima carrellata circolare su tutti loro. E, in contemporanea, ascolto la parola forte: "Stendi la mano" a cui segue, immediata, la guarigione.
Vivere oggi questa scena di Vangelo è pormi dalla parte di Gesù.
Insieme a te, voglio fare il bene, Signore! Voglio salvare la vita in me e negli altri. Per questo stendo la mia mano, perché tu l'abiliti all'aiuto dei miei fratelli, convertendo però le mie intenzioni perché il mio operare sia retto e a favore della vita e della pace: in me e attorno a me.

La voce di un antico Padre
Fa' tacere la tua lingua perché il tuo cuore si calmi, e fa' tacere il tuo cuore affinché lo Spirito parli il Vangelo in te.
Giovanni Dahyatha