Omelia (17-09-2000)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Pietro prese in disparte Gesù e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: "Lungi da me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini".

Come vivere questa Parola?
Questa riprensione di Gesù a Pietro, proclamata guardando negli occhi tutti i dodici, è una delle più veementi di tutto il Vangelo.
E' motivata dal fatto che Pietro, pur avendo riconosciuto poco prima in Gesù il Messia promesso dai Profeti, dimostra di aver capito ben poco del suo Maestro.
Il Signore ha parlato apertamente di ciò che l'aspetta a Gerusalemme: la passione e la morte; e ha anche profetizzato la sua risurrezione. Pietro si è scontrato frontalmente con le due prime profezie senza accettarle; quanto alla terza, la risurrezione, gli è proprio scivolata via senza qualsiasi possibilità di afferrarne il senso e...memorizzarla.
E' così fuori dalla logica del Maestro venuto a dare la vita perché l'uomo sia salvo, che arriva a consigliarlo di tenerla stretta, al riparo da sofferenza e morte. Eppure il cuore dell'insegnamento di Gesù è che solo dando la propria vita (nel dono, nel servizio per amore, nella morte dell'ego) la si trova in profondità e in autenticità: una vita configurata, alla sua sostanziata d'amore.

Oggi è su questo che rifletterò e pregherò nel silenzio del cuore. Non si tratta di mettere a repentaglio la salute, ma di "scegliere" la "sequela" di Gesù, acconsentendo a perdere tutto quello che è dell'egoismo per trovare e promuovere tutto quello che è amore. Verbalizzerò così:

Che io muoia al mio ego, per trovare il mio "sé" profondo configurato a Te, Signore Gesù.