Omelia (18-09-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Signore, non sono degno che tu entri in casa mia, ma (...) comanda con una parola, e il mio servo sarà guarito. Come vivere questa Parola? Questa preghiera che noi diciamo al momento della comunione eucaristica, è di un uomo d'armi, capo di un centinaio di soldati romani. Egli è così affezionato al suo servo che chiede a Gesù di guarirlo. Non vuole che il Signore vada da lui, ma ha una fede sconfinata nella potenza della sua Parola che, anche senza la sua presenza in casa, guarisce il servo. Così anche noi siamo impegnati a credere che la potenza della Parola di Gesù realizza la Presenza reale sotto le specie eucaristiche. Per avvicinarci alla realtà del mistero eucaristico infatti ed esserne realmente consolati e vivificati, non c'è altra via che quella della fede. E' la potenza di quella Parola di Gesù: "Questo è il mio Corpo, questo è il mio Sangue" legata all'attualizzarsi di tutto il suo Mistero Pasquale che rende possibile l'ineffabile Presenza, sempre misteriosa ma colma di amore. Oggi, in un momento meditativo, metterò a confronto i facili slittamenti nella banalizzazione, abitudinarietà, svuotamento del senso dell'Eucarestia nella mia vita. Mi renderò conto che urge in me la vera, profonda, totale conversione al mondo della fede: una fede che informi tutta la mia vita e sia generatrice di vita. Verbalizzerò con la preghiera del Vangelo: "Credo, Signore, Tu però aiuta la mia debolezza nel credere". La voce di un Padre e Dottore della Chiesa Vuoi purificare il cuore e rafforzarlo nella fede? Rimani di continuo nella ripetizione del Nome di Gesù, affinché il cuore assorba il Signore e il Signore il cuore e i due diventino uno. S. Giovanni Crisostomo |