Omelia (19-09-2000)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su 1Cor 12,14.27

Dalla Parola del giorno
Il corpo non risulta di un membro solo ma di molte membra. Voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte.

Come vivere questa Parola?
Gesù, prima di andare al Getzemani, ha pregato perché i suoi siano una cosa sola, come Lui e il Padre sono uno nello Spirito Santo.
Qui, S.Paolo, dopo aver insistito sull'importanza che questa unità di fede e di vita sia al riparo da perniciose divisioni, insegna con forza che l'unità non esclude le differenze, anzi esse giovano all'armonia dell'insieme. Come le membra in un corpo. Ed ecco: noi siamo il mistico Corpo di Cristo in cui ciascuno coopera al bene di tutti con la sua specificità.
La Chiesa intera, le comunità, le famiglie si arricchiscono proprio attraverso queste diversità, purché siano conosciute, accolte, valorizzate in un clima di carità.
Certo, se una persona è molto diversa da noi, possiamo sentirci contrariati, disturbati... Se uno è più intelligente, più bravo, quel nascosto meccanismo che è l'invidia può mostrarmi la sua superiorità come una mia diminuzione... Queste però sono le reazioni del nostro "ego" fragile e non illuminato.

Oggi l'esercizio spirituale è di cercare un momento di silenzio per scoprire meglio chi è accanto a me, rallegrandomi perché ognuno è diverso da me e arricchisce la famiglia, la comunità, la Chiesa con questa sua diversità. Sì, arricchisce anche me perché, se nel Corpo mistico di Gesù, gioisco di qualità che altri ha e io non ho, queste qualità, giovando al bene comune, arricchiscono anche me.

La voce di un pensatore anonimo
In Cristo Gesù sii te stesso fino in fondo! E ama l'altro perché fiorisca nella sua diversità. Profumerete di Cristo insieme. E sarà bene per te, per lui, per tutti.