Omelia (28-09-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Vanità delle vanità –dice Qoèlet – vanità delle vanità, tutto è vanità (...) Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà (...). C'è forse qualcosa di cui si possa dire: "Guarda, questa è una novità?" Come vivere questa Parola? A uno sguardo superficiale potremmo dire che oggi Qoèlet è superato. La scienza, la tecnologia, la telematica hanno fatto passi da gigante, grazie a quel dono di Dio che è l'ingegno umano. La conoscenza e le possibilità dell'uomo d'oggi hanno davvero rivoluzionato e rinnovato, sotto diversi aspetti, la vita. E meno male! Il cristiano non è mai contro il progresso! Però, se guardiamo più in profondità, ci accorgiamo che è il cuore dell'uomo (voglio dire: di molti uomini!) a non essere cambiato, perché si serve delle nuove prestigiose possibilità per realizzare le cose di sempre: la corsa al denaro, la sfrenata brama del piacere, il voler prevalere sugli altri. Ciò è vecchio come il mondo che passa insieme a tutto questo che è davvero "vanità delle vanità". Eppure S.Paolo mi consegna la chiave della speranza: "Se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove" (2 Cor.5,17). Oggi mi fermerò nelle profondità del mio cuore a prendere coscienza che la vera novità è di ordine spirituale e trasforma la mia vita, giorno dietro giorno, anche dentro una realtà apparentemente modesta e senza segni di palese novità. La novità profonda del mio vivere è Gesù: l'irruzione del suo amore con la vittoria sul peccato e sulla morte che agisce in me se, con Lui, col suo Amore, compio ciò che piace al Padre. La voce di un Padre Apostolico vescovo e martire Gettate via il cattivo fermento vecchio e acido, e trasformatevi nel lievito nuovo che è Gesù Cristo: lasciatevi rendere saporosi in Lui. S. Ignazio d'Antiochia |