Omelia (11-09-2002) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su 1Cor 7,29-31 Dalla Parola del giorno Il tempo ormai si è fatto breve; d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero; coloro che piangono, come se non piangessero e quelli che godono come se non godessero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno: perché passa la scena di questo mondo! Come vivere questa Parola A un primo impatto queste parole potrebbero sembrare d'impronta "stoica", quasi un invito a un freddo distacco da tutto ciò che rapidamente passa. Invece, per Paolo e per noi che crediamo, queste parole hanno un valore e una pregnanza ben diversa. Il "tempo si è fatto breve" vuol dire che una grande speranza è all'orizzonte. Sì, è il "Regno di Dio" quello che Gesù, col suo mistero di morte e risurrezione ci ha acquistato. Lo viviamo ora nella gioia della speranza, ma sapendo, per certo, che lo godremo in pienezza per sempre nell'Oltre. Di qui l'esortazione di Paolo a vivere l'avventura della vita senza assolutizzare niente, senza aggrapparci a persone o cose come se fossero il nostro tutto. Perché tutto sta già passando, come in teatro "la scena" di una commedia o di un dramma. Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiederò di entrare nella piena consapevolezza che tutto quello che vivo (la gioia, il dolore, gli incontri e i compiti entusiasmanti come quelli duri e difficili) stanno già passando, mentre il Signore, col suo Regno di gioia piena, sta venendo. E dunque, perché cambio facilmente di umore? Insegnami, Signore, a sdrammatizzare ciò che è arduo e a spiegare, nei miei giorni, la vela della speranza cristiana: per la mia gioia e per quella di quanti incontro. La voce di un giornalista Passa la scena di questo mondo e dilania il cristiano come ogni altra persona. Ma se ha vera fede, il seguace di Cristo non resta attaccato alla scena che passando minaccia di portarselo via: egli anzi è rivolto in avanti e scruta i segni della venuta di Cristo, come volesse affrettarla. Luigi Accattoli |