Omelia (17-09-2002) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su 1Cor 12,12-14 Dalla Parola del giornbo Fratelli, come il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito. Ora il corpo non risulta di un membro solo, ma di molte membra. Come vivere questa Parola? S.Paolo trae il suo argomentare dalla stupenda unità del corpo umano. In te ci sono organi e membra a funzioni diverse ma, fino a che rimane in te lo spirito della vita, tu sei una persona unica e irrepetibile. Tu sei il tuo occhio, il tuo piede, la tua mano. E il tuo occhio, il tuo piede e la tua mano, diversi tra loro ma in armonia tra loro, sono te. Ecco: diversi tra loro. Qui sta il punto. E' proprio la diversità che crea armonia! Quel non essere solo mano o solo piede o solo occhi o altro che è nel tuo corpo. E la diversità a volte crea problema. Scattano confronti tra come sono io e com'è l'altro, diverso da me, a volte addirittura l'opposto. Scattano intolleranze circa il suo modo di pensare e di agire. Può anche nascere senso d'inferiorità e magari invidia perché il "diverso" da me "riesce" meglio, è più bravo di me. L'antidoto? Lo scoprire che proprio la diversità arricchisce la Chiesa di Dio e arricchisce me, te. E gioirne, sciogliendo ogni nodo nel GRAZIE a Dio. Oggi, nella mia pausa contemplativa, invoco lo Spirito. In Lui sono stato battezzato (cioè innestato nella pianta viva che è Cristo) perché armonizzassi col "diverso" di ogni mio fratello, armonizzassi in una pace ricca del dono di ognuno per l'altro. Mi sforzerò dunque, oggi, di cogliere la parte positiva di ogni persona "diversa" da me ma come me amata da te, Signore, e da te salvata. La voce di un esegeta L'originalità di ciascuno - cioè quel qualcosa di proprio che uno ha e non gli altri (l'essere mano o piede o testa) – non è a vantaggio proprio, ma a vantaggio dell'intera comunità. L'abilità della mano non serve anzitutto alla mano, ma alle membra. Bruno Maggioni |