Omelia (17-09-2006)
Monaci Benedettini Silvestrini
La professione di fede di Pietro

Al centro del suo Vangelo, Marco pone l'episodio fondamentale della professione di fede di Pietro. Gesù ha finito la sua prima parte della
missione per rivolgersi verso Gerusalemme dove lo attende non la gloria, ma la crocifissione e la morte. Gesù vuol accertarsi del grado di preparazione dei suoi discepoli, soprattutto di Pietro che ha posto a capo della sua futura chiesa. Con queste premesse è possibile leggere i chiaroscuri che ci presenta il brano evangelico.
Com'è possibile che Gesù tratti in due modi diametralmente opposti Pietro: prima lo loda e poi lo rimprovera aspramente? Sa benissimo che è difficile far capire il vero significato della sua missione e il piano d'amore di Dio.
Pietro, anche se riconosce in Gesù il Cristo il Messia, è legato ancora ad una visione ristretta del messianismo. L'esortazione odierna è servita
proprio per far cominciare ad introdurre i suoi discepoli, e soprattutto
Pietro, nel grande Mistero della sua Persona che significa far comprendere appieno il suo messianismo d'amore che inevitabilmente passa attraverso la passione e la croce, che è di Cristo, ma che siamo chiamati a condividere tutti noi nella nostra vita.