Omelia (19-09-2006)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su 1Cor 12,27

Dalla Parola del giorno
Voi siete Corpo di Cristo e sue membra

Come vivere questa Parola?
La metafora, che ci offre oggi Paolo, del corpo e delle membra, si sviluppa in due tempi: l'immagine del corpo e l'applicazione alla realtà cristiana. Sappiamo che il corpo è uno, ma formato da una pluralità e diversità di membra. Ci aspetteremmo l'affermazione: "Così è la Chiesa!". Invece Paolo dichiara: "Così è il Corpo di Cristo!". E ne indica la ragione: il nostro innesto in Lui per il battesimo e per il dono dello Spirito Santo. Un Corpo, un'unità che non è negazione delle differenze, ma il risultato del loro mutuo integrarsi. Paolo le elenca, mettendo in luce che esse non rappresentano una minaccia per la compagine ecclesiale, bensì una sua imprescindibile esigenza. Ciò che può compromettere la coesione del Corpo, non è la varietà dei carismi ma il tentativo di chi vorrebbe porsi al di sopra degli altri e dal rifiuto di usare i doni solo per servire i fratelli. Si tratta infatti di mansioni e servizi distribuiti per il bene di tutto il Corpo, non di dignità. L'originalità di ciascuno è in funzione della comunità. Un insegnamento quanto mai attuale oggi, che ci chiama in causa a tutti i livelli: personale e comunitario. Sentirsi Corpo di Cristo è lavorare per la sua stessa costruzione (=crescita) in unità di spirito: sacerdoti, religiosi, adepti dei vari movimenti, laici, giovani e adulti, con l'unico intento di crescere nella fede e di evangelizzare il mondo.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, riconosco i doni che il Signore mi ha fatto e lo prego:

Donami, Signore, spirito di umiltà e di servizio. Aiutami a cogliere e ad apprezzare i doni di chi mi vive accanto per farne un motivo di lode a Te, Donatore di tutto!

La voce di un Dottore della Chiesa
Siamo nella Chiesa che, sebbene per grazia di Dio sia estesa per ogni dove e diffusa in tutto il mondo, tuttavia è l'unico, grande corpo di un solo e grande capo, il quale è il Salvatore medesimo. Per conseguenza anche se mi trovassi lontano, in regioni remotissime, saremmo insieme in colui dal cui corpo non dovremmo allontanarci mai.
S. Agostino