Omelia (24-09-2002)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Il cuore del re è un canale d'acqua in mano al Signore: lo dirige ovunque egli vuole.

Come vivere questa Parola?
L'autore sacro non si riferisce soltanto al re, a chi detiene il potere; ognuno ha una sua intima regalità, soprattutto se è attento alla centralità del cuore. Biblicamente infatti il cuore è la radice della persona: non solo sede dei sentimenti ma della decisionalità. Per questo, mentre "l'uomo guarda le apparenze – dice la Bibbia – Dio guarda il cuore. In questo testo, tratto dal libro dei Proverbi, l'immagine del cuore che è "canale d'acqua in mano al Signore" è davvero efficace. Pensiamo a certe terre, di per sé aride e infeconde. Mediante appositi canali di irrigazione, a tempo opportuno ricevono le acque che vivificano il terreno. E la steppa diventa giardino. Fuori metafora: anche il mio cuore può diventare questo canale d'acqua per quanti mi sono accanto e per tanti altri. Una cosa però è indispensabile: che io me ne stia con questo mio cuore vivo docilmente abbandonato nelle mani di Dio, guidato dal suo Spirito più che dai miei velleitari progetti.

Oggi, rientrerò al cuore sostando in questa centralità della mia persona. Lì mi chiedo: so fare spesso questo movimento che dà una profondità, un taglio d'interiorità alla mia vita? Sto, "dimoro" con il mio cuore nelle "mani del Signore" oppure mi "agito", mi preoccupo ansiosamente come se tutto il bene che sono chiamata a fare, dipendesse solo da me?

La voce di un pastore e maestro spirituale di oggi
Grazie, Gesù, per avermi accolto con Te nel cuore del Padre attirandomi con te a vivere il deserto fecondo della preghiera dove tu parli al cuore del mio cuore. Fa' che sappia ricevere con attenzione e riverenza le tue Parole: acqua viva della tua grazia
Carlo Maria Martini