Omelia (06-09-2004) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Domando a voi: è lecito, in giorno di sabato, fare del bene o fare del male? [...]. Ma essi furono pieni di rabbia. Come vivere questa Parola? È interessante osservare lo stile di Gesù-maestro di vita. Non procede per sillogismi, non versa nella mente dei suoi interlocutori delle verità già "inscatolate" da accogliere passivamente. Al contrario, egli è un grande provocatore. Nella sinagoga Gesù opera proprio di sabato. Certamente egli aveva incontrato altre volte l'uomo dalla mano inaridita. Avrebbe potuto guarirlo in altri giorni, senza far nascere "vespai" nella mente e nel cuore si quei formalisti incalliti che erano i farisei. E invece no! Guarisce di sabato. Non è per polemizzare. Tanto meno per stuzzicare sentimenti negativi. Piuttosto c'è in Lui la volontà di raddrizzare fin dalle radici ciò che è storto, di rinnovare una religiosità formale, che celebra Dio disattendendo le urgenze d'amore per l'uomo, creato "a sua immagine e somiglianza". E così proprio quel suo interpellare con forza se è lecito, in giorno di sabato fare del bene o del male ha la lucentezza di una lama che ti penetra nella coscienza. È lì, dentro le profondità di te stesso, che devi rispondere secondo verità. Perché se Dio è Amore, il primato è dell'osservare l'urgenza dell'Amore che poi, in sostanza, coincide con le urgenze di Dio-Amore nel fratello che ami per suo amore. Oggi, nel mio rientro al cuore, mi lascio interpellare a fondo dalla Parola: il primato in me è dell'Amore? Le mie recondite intenzioni nell'agire hanno per movente l'Amore? Signore Gesù, mio divino provocatore, non permettere che io ristagni in una fede accomodata all'ego e a formalistiche abitudini religiose. Dammi il tuo Spirito e in esso una vita d'amore. La voce di un Padre della Chiesa Eccoti dunque una brevissima norma che compendia tutto: ama e fa' quel che vuoi. Se taci, taci per amore; se parli, parla per amore; se correggi, correggi per amore; se perdoni, perdona per amore. L'amore affondi come una radice nel tuo cuore: da questa radice non può nascere se non il bene. S. Agostino |