Omelia (01-10-2006) |
don Roberto Rossi |
Fossero tutti profeti... Nel brano del vangelo sottolineiamo alcuni insegnamenti di Gesù, distinti tra loro. 1. "Chi non è contro di noi è per noi". "Siete gelosi? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore?" Gesù ci invita a riconoscere tutto il bene che c'è nel mondo, anche al di fuori del cristianesimo e nelle persone che non la pensano come noi. Lo Spirito del Signore opera in tutti e tante persone hanno buona volontà e compiono il bene davanti a Dio e a favore del prossimo. C'è tanta santità e tanta bontà nelle case, nelle famiglie, in ogni ambiente, nelle persone che soffrono o che si sacrificano per gli altri! Dobbiamo imparare a riconoscere che nel mondo c'è tanta gente buona e tanto bene, anche se la stampa o la televisione fanno conoscere di più le notizie negative che quelle positive. Ad uno sguardo superficiale il mondo sembra cattivo, ma ad uno sguardo di fede ci fa capire che lo Spirito agisce anche dove noi non immaginiamo e che per fede dobbiamo essere ottimisti. 2. "Chiunque avrà dato un bicchier d'acqua non perde la sua ricompensa". Ogni azione ha il suo valore e ognuno deve far fruttare i talenti che ha ricevuto. Il Signore promette la sua ricompensa, su questa terra in tante maniere e nell'eternità, anche per i più piccoli atti di amore e di fede. 3. "Chi scandalizza uno di questi piccoli, sarebbe meglio... lo buttassero in mare". Gesù usa queste parole molto severe per far capire che il nostro rapporto con gli altri deve essere sempre di aiuto e mai di rovina, nella vita spirituale e nella vita materiale. Purtroppo nel mondo ci sono anche tanti cattivi esempi, controtestimonianze, scandali... sia nella vita sociale ed economica, come in quella morale. Ma anche ciascuno di noi deve esaminarsi nel suo piccolo, perché non ci capiti di far del male a qualcuno. Dobbiamo impegnarci anche per chiedere e per costruire un mondo più pulito moralmente, perché i mass media, che dovrebbero essere strumenti buoni, molte volte inquinano e rovinano i valori più importanti nelle coscienze delle persone. 4. "Se la tua mano ti scandalizza, tagliala! se il tuo piede... taglialo! Se il tuo occhio... cavalo; è meglio entrare nella vita, senza una mano, che andare con due mani nel fuoco inestinguibile!" Mi devo chiedere: Cos'è che mi scandalizza, cos'è che è male in me? Qual è il mio problema adesso, il mio problema più grave adesso? Cosa devo tagliare adesso? Nella vita spirituale è importante individuare il nostro problema vero, tra le tante cose che abbiamo ma che sono di importanza relativa. Facciamo un esempio: se uno ha un male grave, cerca di individuarlo e toglierlo, non sta a preoccuparsi di altre cose più piccole (es. i capelli, le unghie...) Nel mio problema vero devo avere il coraggio di fare un taglio netto, con decisione. E' molto forte la parola e il vangelo di Gesù: Tagliala, cavalo! Uno potrebbe dire: Non ce la faccio. Ma la parola di Gesù se ci indica una strada, ci dà anche la forza di percorrerla. Allora: - chiedi a Dio la forza: Nulla è impossibile a Dio; tutto è possibile a chi crede! - Da parte tua rinnova la buona volontà e il desiderio di riuscire. - E poi chiedi la collaborazione di qualcuno che ti possa aiutare a guarire, come fai col medico o con l'infermiere, quando hai una malattia fisica. Ti accorgerai che il tuo male guarisce. E vivrai nella pace, nella gioia, nella grazia di Dio, nella generosità del cuore verso il Signore e verso il prossimo. |