Omelia (31-10-2006) |
mons. Vincenzo Paglia |
Di fronte alla crescente opposizione nei confronti di Gesù possono nascere dubbi sul successo della sua missione. Insomma, ci si potrebbe chiedere: il Vangelo non è troppo debole per un mondo così forte? Non è troppo semplice per un mondo sempre più complesso? Di fronte a questi dubbi, possiamo ascoltare queste due parabole, quella del granello di senapa e quella del lievito nella pasta. Il regno di Dio, ossia il mondo di pace e di amore, di giustizia e di misericordia, che Dio vuole realizzare, inizia, appunto, come un seme o come un lievito. Certo, è importante che il seme penetri nel terreno e che il lievito sia mescolato nella pasta. Ma ambedue, se conservano la loro forza e la loro energia, se non sono cioè affievoliti dalla nostra pigrizia e dal nostro egocentrismo, daranno frutto. Il seme produrrà un albero grande e il lievito fermenterà la pasta del mondo. Tanti potranno ristorarsi all'ombra dell'albero dell'amore e tanti potranno sfamarsi con il pane della misericordia. Ma il sale deve restare salato e il lievito integro: il Vangelo è efficace se comunicato "senza aggiunte", come ci ricorda Francesco d'Assisi. |