Omelia (03-10-2000)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: "Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?". Ma Gesù si voltò e li rimproverò.

Come vivere questa Parola?
Gesù va ormai decisamente verso Gerusalemme, attraversando un villaggio dove i samaritani (ostili ai Giudei) si oppongono alla sua venuta.
I discepoli, indignati, vorrebbero invocare – a punizione – fuoco dal cielo. Sono memori, forse, di quello che fece il profeta Elia, quando il re Ocozia gli aveva mandato contro un drappello di soldati e il fuoco invocato era subito disceso e li aveva arsi tutti. Gesù però non è dello stesso parere! Addirittura li rimprovera per quel loro zelo amaro e violento. Egli sa che la punizione pende come minaccia per quelli che rifiutano di convertirsi; ma è venuto perché questo sia il tempo della pazienza di Dio, della misericordia, della possibilità di conversione. Noi non possiamo che essere dentro il suo stesso stile, andando ben oltre ogni nostra indignazione, spesso ambigua, perché più sfogo del nostro risentimento egoista che di una reale volontà di bene per tutti.

Oggi chiederò a Gesù che mi aiuti a immedesimarmi nella mitezza del suo cuore, sempre. Così quando attorno a me c'è chi polemizza, condanna e si appella a interventi forti perché subito sia fatta giustizia, io possa essere fermo nel volere e manifestare la bontà, la pazienza dell'attesa, i modi persuasivi, conciliativi, non violenti.

La voce di un grande uomo del nostro tempo
Credo d'essere incapace di odiare. Attraverso una lunga disciplina basata sulla preghiera, da almeno 46 anni ho cercato d'amare tutti. Il solo modo di punire chi si ama è quello di soffrire per lui. Gandhi