Omelia (07-10-2006)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Ti conoscevo per sentito dire, ora i miei occhi ti vedono.

Come vivere questa Parola?
Quante volte pensiamo di conoscere Dio forse perché abbiamo studiato teologia, partecipato alle catechesi parrocchiali o di gruppo, oppure frequentato cammini iniziatici. Ma è la prova che raffina il cuore e lo purifica. È la sofferenza nostra, dei nostri cari, dell'umanità che ci mette a quella scuola dove, non solo si svela la vera conoscen-za di Dio, ma si aprono gli occhi del cuore di chi si lascia illuminare dalla fede. È quanto ci insegna oggi Giobbe. Nel susseguirsi delle prove fisiche e morali che ha dovuto affrontare, egli ha ricevuto da Dio stesso lo svelamento della verità: il gioco amoroso di Dio che si nasconde per farsi trovare e così diventare per lui la pienezza della gioia e il sovrappiù dei beni che aveva perso. Superato il cammino segnato dalla notte dei sensi e dello spirito fino alla disperazione, ora può esclamare: "I miei occhi ti vedono" (=il mio cuore ti vede); ti conosco, cioè sono entrato nel profondo del tuo mistero che è Amore. Il problema di Giobbe e nostro, in fin dei conti, è un problema grande di amore. L'amore di chi non si stanca di cercare e gridare a Dio la propria fedeltà. Giobbe ci insegna che, quando l'amore dell'uomo è attirato e potenziato da quello di Dio, sa giungere ad una totale donazione.

Oggi, troverò un momento per fermarmi nel mio angolo della preghiera, davanti a un'icona, per verificare quanto la mia fede è ferma nel momento della prova, della rinuncia, del sacrificio, se sto cercando la volontà di Dio o me stesso.

Che io ti veda, Signore, non solo nei momenti di gioia, ma anche, e soprattutto, quando le ombre mi avvolgono e la sofferenza bussa alla porta della mia casa.

La voce di un "profeta" dei nostri giorni
Talvolta Dio consente che avvenga qualcosa d'ingiusto affinché, attraverso circostanze apparentemente inique, si compia qualcosa di grande e di mirabile: attraverso la croce, ad esempio, egli ha dato la salvezza agli uomini.
Giovanni Damasceno