Omelia (14-10-2004) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. Come vivere questa Parola? In questo inizio della lettera agli abitanti di Efeso, S.Paolo esordisce con questo benedire, cioè tessere le lodi di Dio perché ha elargito l'ampiezza del suo benedire (dir bene di noi) perché ci redime dal male, ci guarda e ci ama come altrettanti figli nel Figlio per eccellenza: Gesù. L'apostolo infatti viene spiegando le ragioni di questo coprirci di benedizioni in Cristo. È in Lui infatti che "ci ha scelti [...] ci ha predestinati a essere suoi figli [...] ha abbondantemente riversato la sua grazia su di noi con ogni sapienza e intelligenza [...] ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà che è sostanzialmente la salvezza per tutti. Sì, dapprima Dio ha eletto il popolo di Israele, ma ciò fu in vista e a servizio di un progetto dall'ampiezza universale. Gli ebrei, di fronte a questa rivelazione si sono chiusi, arroccati nei loro privilegi. E da questa chiusura quanto male è venuto: a loro e agli altri. Dio non avvalla mai la chiusura. Di nessun tipo! Vuole che il nostro cuore sia aperto, come quello di Paolo, ad accogliere ogni persona, a dare fiducia, a incoraggiare la conversione di quanti vivono confusi nelle tenebre. Soprattutto conta la testimonianza di una fede operante attraverso la carità. Noi siamo eredi di quella grazia che, anche tramite il nostro pregare e bene operare, è veicolata veramente a ogni uomo, a ogni donna nel nostro oggi. Ritornerò al mio cuore in una pausa contemplativa che mi renda capace di ammirare la stragrande generosità di Dio nel suo piano di salvezza. E invocherò dallo Spirito Santo di dispormi interiormente ad accogliere ogni fratello e sorella, buttando a mare pregiudizi di razza e religione, prevenzioni e paure. Signore, eccoci qui a pregarti di spalancare il mio cuore non solo a te ma anche alle esigenze del tuo piano che è salvezza per tutti. La voce di un Padre della Chiesa Dio non si prende semplicemente cura degli uomini, ma, nel far questo, egli li ama davvero. Quest'amore, poi, è talmente grande, da aver indotto Dio a stabilire come nostro medico e Salvatore il suo Figlio unigenito, a lui consustanziale, generato prima dell'aurora, con il concorso del quale creò il mondo, e a donarci, per mezzo suo, il privilegio dell'adozione a figli di Dio. Teodoreto di Ciro |