Omelia (24-10-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Egli è la nostra Pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo (...) distruggendo in se stesso l'inimicizia per mezzo della croce. Come vivere questa Parola? Quest'affermazione e tutta la prima lettura di oggi è un vertice della stupenda lettera agli Efesini. Il Gesù che comparendo dopo la resurrezione, augurava pace ai suoi discepoli, è Egli stesso la nostra Pace perché ha fatto di Giudei e pagani un solo popolo nuovo. La violenza con tutta la negatività dell'odio, del sospetto, dell'inimicizia, Gesù l'ha distrutta prendendola su di sé, dando se stesso in morte di croce. Con la forza di quest'amore, Gesù ci ha accolti tutti nel suo cuore riconciliandoci con Dio in quell'unico corpo che è il mistero della Chiesa. Ecco perché, "in Lui – come ancora dice Paolo – tutti veniamo edificati per diventare dimora di Dio, per mezzo dello Spirito". Questa è la ragione per cui Paolo parla del sovrabbondare in lui della gioia, pure dentro molte tribolazioni. E per questa stessa ragione anch'io posso vivere una gioia profonda al di là di ogni prova, tentazione, contrarietà, purché mi percepisca figlio di questo Dio d'Amore, sua dimora e fratello di ogni uomo in Cristo Gesù. Oggi, in un tempo di rientro al cuore, mi lascerò interpellare: Gesù è davvero la Pace che mi abita o cerco suoi surrogati? Vivo una fraternità di respiro universale o sono inceppato da pregiudizi razziali, nazionali, culturali, religiosi o d'altro? Verbalizzerò così: Per la forza della tua croce fammi vivere con cuore riconciliato verso tutti. La voce di un grande statista santo Beati voi se saprete interpretare sempre con benevolenza gli atteggiamenti degli altri anche contro le apparenze. Sarete presi per ingenui, ma è il prezzo della carità. Tommaso Moro |