Omelia (30-10-2002) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Sforzatevi di entrare per la porta stretta. Come vivere questa Parola? Avevano posto a Gesù questa domanda: "Signore, sono pochi quelli che si salvano?". Invece di rispondere, Gesù esprime una necessità ineludibile: quella di sforzarsi ad entrare per una porta che è stretta. Chiaramente il Signore ha preferito non rispondere perché, se avesse detto che sono tanti a salvarsi, avrebbe incrementato la facile pigrizia e l'illusione di molti. Se poi avesse detto: sono pochi, quanti sarebbero caduti nello scoraggiamento, pensandosi esclusi! Gesù invece desidera suscitare in noi quel "fuoco" che è "venuto a portare", il fuoco dell'amore di Dio. Se ho piena certezza che, creato per amare, sono invitato a fare un cammino che m'impegna a vivere "secondo verità nella carità", non mi scoraggio e non temo la fatica dell'entrare per la "porta stretta". E che cos'è questa porta se non il mistero della croce di Gesù: stretta sì, ma che dà sulle ampiezze della risurrezione? Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi soffermo a chiedere con insistenza il coraggio di "sforzarmi" a scegliere e volere il bene, ad ogni costo. No, non è "volontarismo" quando la certezza di fondo è il mio credere che il Signore mi chiama a operare il bene e lui stesso me ne dà la forza proprio invitandomi a passare attraverso la porta stretta che è la sua croce: la sua croce-SALVEZZA. Così ascolto in cuore la sua promessa: "Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel Regno". Così sia, per me e per tanti, per tutti, Signore! La voce di un mistico della Chiesa Orientale (VII secolo) Affronta con coraggio ogni travaglio per il bene, non esporti a questa impresa con l'anima incerta; non permettere al tuo cuore di vacillare nella fiducia in Dio, altrimenti inutile è la tua fatica e il tuo lavoro diventa un peso. Isacco di Ninive |