Omelia (01-11-2002)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei cieli.

Come vivere questa Parola?
È una festa molto bella! Siamo invitati a rallegrarci con tutti i fratelli e le sorelle che hanno realizzato quaggiù il disegno del Padre su di loro. Hanno camminato nello Spirito e secondo lo Spirito, cercando e trovando la gioia proprio in quei percorsi in cui il mondo mai la cercherebbe. Si tratta delle Beatitudini evangeliche che capovolgono radicalmente l'ottica di quanti vivono per arricchire e possedere, per godersela a tutti costi prevaricando sugli altri. Questo vangelo delle Beatitudini non è solo un proclama luminoso della vera antropologia cristiana; è anche un concreto (e oggi più che mai urgente!) invito alla comunione. A cominciare dalla prima beatitudine: "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei cieli", la sfida è quella di abbandonare ogni tipo di possesso egoico per fare spazio al Regno di Dio in cuore: un cuore che, proprio a questa condizione, diventa capace di amore vero, libero e liberante.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, entro nella grande festa delle sorelle e dei fratelli già immersi nella pienezza della felicità. Per loro intercessione chiedo di capire che assecondare l'istinto del possesso significa condannarsi all'infelicità, all'inquietudine continua. Già in questa vita la beatitudine e la gioia sta nel "non attaccamento", nella libertà da ogni brama di possedere solo per sé denaro, roba, persone, riconoscimenti, plauso.

Dammi, Signore, di capire che quanto la cupidigia mi soffoca, impedendomi di realizzare il tuo disegno su di me, altrettanto la povertà evangelica mi spinge sulle vie del "saper amare", che è segreto di libertà e di gioia.

La voce di un biblista
La povertà evangelica non consiste nel non avere niente, ma nel ricevere tutto, riconoscendo in ogni cosa un dono del Padre e un mezzo di UNIONE ai fratelli.
A. Vanhoie