Omelia (31-10-2006) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? E' simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami. Come vivere questa Parola? Sono molto riconoscente a una carissima amica che, reduce da un suo pellegrinaggio in Palestina, mi portò un vaso piccino, pieno di semi di senapa che aveva raccolto per me. Non avevo mai potuto constatare quanto sono piccoli: simili a punta d'ago o di spilli. Più piccoli di così si muore! Eppure che potenza, che programma-ione di futuro hanno in loro! Ciascuno, se trova la terra adatta, diventerà un arbusto (quasi un albero) e sarà perfino riposante riparo per gli uccelli del cielo. Val dunque la pena di "appoggiare" il cuore a questa plastica immagine di Gesù per capire qualcosa del Regno di Dio di cui Egli spesso parla. Il suo Regno, dunque, è diametralmente l'opposto dei regni (o potenze che siano) di questa terra. Niente fabbriche di armi a difenderlo, niente accumulo di roba e denaro ad arricchirlo, niente arraffare, prevaricare, esercitare forza e potere. Il seme più piccolo che esiste in natura ti dice che, in te come in chi ti sta accanto, il Regno di Dio è una misteriosa potenza di vita, con progettualità di ristoro, gioia, protezione. Che cosa vuole per crescere? Solo terra da buon orticello, cioè solo il tuo, il mio cuore buono, perché disponibile a questa segreta forza del Regno che è la segreta forza dell'Amore. Oggi, nella mia pausa contemplativa, visualizzo un arbusto di senape, un bell'arbusto allietato da uccellini. E mi abbandono con gioia all'idea della "piccolezza" della "non-apparenza" ma "sposate a tutta l'efficacia dell'amore di Dio. Concedimi, Signore, di non rincorrere ciò che è grande, chiassoso, di molta apparenza, ma di consentire all'azione del tuo amore in piccolezza e abbandono. La voce di un fondatore Una grandezza tutta morale opposta al terrore delle armi regnerà e sarà il carattere dei nuovi popoli, e un nuovo ordine di cose e di idee, colla forza della verità e dell'amore, uscirà alla redenzione dei popoli. S. Luigi Orione |