Omelia (05-11-2006)
Monastero Janua Coeli
Ascolta...!

Amare. Sarà mai possibile a un uomo amare come Dio ama? Se per te l'altro è la via che conduce a Dio, sì.
Se Dio è per te la via per raggiungere l'altro, sì. In te confluiscono possibilità immense, da te si espandono immensità di amore. Perché tieni stretti i confini del donarti e spalancate le porte del ricevere? Non hai capito ancora che tanto sarai inondato dal dono quanto ti farai dono? L'amore di sua natura si espande, e tu che sei chiamato a grandi cose non vivi, se resti nel chiuso di te stesso. Ti condanni a nutrirti di briciole quando puoi sfamare il mondo intero della misericordia che ti attraversa ogni istante. Spezza i legami interiori e va', come un nomade, incontro a chiunque. Lo sguardo dell'Eterno Amore chiede ai tuoi occhi il permesso di distendersi nel tempo! Non negarglielo... Ama, e tutto si vestirà di Vita.


Ascolta...!

MEDITAZIONE
Domande
Amare... Di quale amore siamo capaci? Un amore che per misura sia senza misura, un amore che non calcoli nel donarsi, un amore di attrazione che porti via con sé il nostro cuore, la nostra mente, la nostra forza... un amore che scelga per gli altri di essere intero. Dio ama, facendo sempre il primo passo. E ama personalmente ogni sua creatura. E noi? Siamo capaci di un amore così? Intero, personale, che non attenda ma che anticipi?

Chiave di lettura
Seguendo Gesù nel suo itinerario verso l'uomo, incontriamo oggi uno degli scribi. La domanda che il Maestro si sente rivolgere è una domanda che invita a qualcosa: come riassumere tutte le leggi di Dio in una legge unica? Quasi un criterio più che una norma esecutiva... Gesù raccoglie l'invito e non cambia la legge fondamentale di Israele: il comandamento di Dio resta quello di sempre: è prioritario per chiunque porgere attenzione a ciò che il Signore dice, quel Signore che è l'unico! Ascoltare è dunque il primo passo verso di lui, come aprire una porta per consentire all'altro di giungere. E poi, amare, non di un amore qualunquista, amare con tutto di sé, cuore e mente e forze. A scanso comunque di false interpretazioni, al primo comandamento segue il secondo: amare chi è vicino come se stessi. Gesù sa quello che dice, e lascia allo scriba la facoltà di approvarlo nelle sue affermazioni... Tra le centinaia di precetti di Israele sentiva il bisogno di stabilire una priorità, e la risposta di Gesù evidentemente risponde al suo cuore. Ripetendo con gioia quanto Gesù ha rilevato, fa un passo ulteriore. Questo è il vero sacrificio gradito a Dio, amare. Gli scribi passeggiavano nelle Scritture con disinvoltura, questo scriba dalle Scritture è riuscito a trarre fuori la Parola genuina finché ha incontrato la Parola. Quale incontro! A ognuno è data questa possibilità: restare alla superficie di una lettura e interpretazione letterale oppure varcare la soglia delle pagine per venire a contatto con Colui che le ha rese carne. Il Cristo passa e si accosta a chiunque prende in mano la Bibbia, sta a noi il riconoscerlo e accoglierlo. Forse il primo passo per noi sarà dedicare uno spazio, pur minimo, a prendere in mano la Scrittura, perché se si cerca la Parola altrove non è scontato che passi!!!!!!!

PREGHIERA
Ti amo, Signore, mia forza, mia fortezza, mia liberazione... (Salmo 17).

CONTEMPLAZIONE

Quando la tua Parola mi accosta, provo sempre qualcosa di stranamente bello. È come se un leggero tocco aprisse senza difficoltà passaggi nuovi lì dove l'usura del tempo che scorre ha creato argini di protezione e il non passaggio abituale ha lasciato crescere arbusti intricati. Quale efficacia ogni volta! E io che sto lì a lavorare per eliminare intolleranze e limiti fino a sentirmi consumato ed esausto! Perché non riesco a intendere ancora che è sufficiente lasciarmi attrarre dalla tua Parola? Se solo mi esponessi al calore dei tuoi passaggi in quelle pagine che sono anche mie, sperimenterei la forza della tua presenza che trasforma... Mi incaponisco a fare da me, illudendomi di riuscire; è questione di onore?! La tua Parola nel rivelarsi illumina, dona saggezza ai semplici. Apro anelante la bocca... Ascolta, anima mia! Ascolta... ascolta la Parola, ascolta la vita, ascolta ogni parola umana, ascolta il silenzio, ascolta i desideri più profondi del tuo cuore, ascolta... ascolta la voce della misericordia che si espande in te e la tua vita diventerà misericordia, abbraccio, perdono, parola eterna che fluisce da te nel tuo oggi!

Il Vangelo in mano ai piccoli
Uno dei desideri più forti nel cuore di tutti, grandi e piccoli, è quello di essere primi, di vincere, di farsi notare. In Israele i precetti si contavano ormai a centinaia, seicento e più... Uno scriba voleva sapere da Gesù quale tra tutti quei comandamenti era il primo. E Gesù volentieri ne dice uno che li porta tutti dentro di sé. Ascolta... e ama. Se tu, mentre stai con un altro, riesci a stare zitto, non solo con le parole ma anche con la fantasia e i pensieri, il tuo cuore si apre e fa entrare quello che l'altra persona sta dicendo o facendo, perché sei tutto libero... Allora ti accorgi della bellezza del suo volto, della bontà delle sue frasi, della possibilità di andare d'accordo. Può essere che ascolta sia un comandamento? Sì. Perché la parola: ascolta è come una porta. Se è chiusa, non entra niente dentro di te. Se è aperta, tutto può entrare. Se è socchiusa, entra poco... Da questa porta aperta nasce la tua capacità di amare con tutto il cuore, con tutte le forze, con la tua mente, cioè con tutto quello che sei. E riesci ad amare Dio, gli altri, te stesso. Puoi fare una prova. Prendi un compasso. Per fare il cerchio, è necessario che fermi la punta del compasso in un punto, poi lo apri e tracci il cerchio. Se non metti ferma la punta, non lo farai mai il cerchio. E questo cerchio sarà piccolo o grande in base all'apertura che tu darai. La punta e l'apertura è l'ascolto. In base a quanto lo apri, crescerà o diminuirà il tuo amore. E nel cerchio c'è chi riceve il tuo amore: il Signore, gli altri e te stesso. Sì, anche te stesso, perché se tu non ti ascolti, non ti ami! Vai da Gesù e fatti dire a che punto è il tuo udito!