Omelia (07-11-2006) |
mons. Vincenzo Paglia |
Gesù paragona il regno di Dio ad un grande banchetto, al quale sono stati invitati numerosi ospiti. Ma questi, quando ormai è tutto pronto e i servi sono andati a chiamarli, rifiutano l'invito. Ognuno con la sua comprensibilissima scusa: il primo ha acquistato un campo e deve andare a venderlo, il secondo ha comprato cinque paia di buoi e deve provarli, l'ultimo deve addirittura celebrare il suo matrimonio ed è ovvio che non può andarvi. Nessuno degli invitati accetta l'invito per impegni improrogabili già presi. Come dar loro torto? In verità, a leggere più a fondo, dietro quei dinieghi c'è una chiara decisione da parte degli invitati: scelgono per le proprie cose (il campo, i buoi, il matrimonio) e rifiutano di partecipare al banchetto. È vero che le scuse accampate sono serie, ma è molto più seria la scelta per il regno di Dio. Quest'ultima è l'unica scelta davvero essenziale. E lo comprendono bene i poveri e i deboli, i bisognosi e i disperati. Costoro, appena sentono l'invito, accorrono, e la sala si riempie di invitati. Del resto Gesù aveva detto: "Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio" (Lc 6, 20). |