Omelia (29-11-2006)
mons. Vincenzo Paglia


Il testo evangelico usa il tipico linguaggio apocalittico della Scrittura per descrivere gli "ultimi tempi". Leggendo, comunque, questa pagina del Vangelo viene in mente quanto continua ad accadere anche all'inizio di questo secolo: tragedie, guerre, genocidi, violenze incredibili, fame. E continuano ad essere uccisi i testimoni del Vangelo. Il numero dei martiri, di ogni confessione cristiana, ma anche di altre religioni, avutosi nel Novecento continua ad aumentare. Non possiamo certo dimenticare che il Novecento è stato il secolo dei martiri. Essi lasciano al nostro nuovo secolo una eredità di fede da custodire e da imitare: uomini e donne di ogni confessione cristiana continuano a testimoniare a tutti noi, spesso ammorbiditi da una cultura che tutto consuma pur di avere un benessere individuale, che il Vangelo è il tesoro più prezioso che ci è stato donato. Il male ha creduto di sconfiggere i martiri, ma essi con il loro sacrificio, con il loro sangue, con la loro resistenza al maligno, continuano ad aiutarci a vincere il male con l'amore e la fedeltà al Signore.