Omelia (19-11-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Dal fico imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è vicina; così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che Egli è vicino, alle porte. Come vivere questa Parola? Gesù ha accennato a segni premonitori dell'ultima sua venuta: segni che esprimono una realtà inquietante, sconvolgente. Ma subito dopo ci offre questa immagine primaverile del giovane ramo di fico con le sue foglioline nuove. Essa c'introduce a una forte speranza. È infatti il trionfo della vita nella sua pienezza, l'evento ultimo e definitivo. Ci saranno prove e un cataclisma finale attraverso il quale l'aspetto attuale del mondo cambierà. Tutto questo però rapidamente passerà e verrà la gioia senza tramonto. Mentre avverranno queste cose, ecco il Figlio dell'Uomo, lo Sposo-Gesù starà per venire nella gloria, sarà già lì, "alle porte". In questa nostra società non mancano i profeti di sventura, quelli che parlano di realtà apocalittiche chiuse nel terrore. Ma a noi basta la Parola del Signore. L'immagine del ramo primaverile ci richiama l'altra immagine cara a Gesù: quella della donna che, mentre sta per partorire, soffre, ma subito dopo è nella gioia per aver dato alla vita un uomo. Oggi, concedendomi un tempo "domenicale" per stare col Signore, gli chiederò di fare spazio in me a orizzonti di speranza, specialmente quando sono nella prova. Verbalizzerò: Vieni, Signore, io attendo Te. La voce di un mistico d'Oriente Al centro del mio cuore ho eretto un trono per Te, mio Dio. Le mie gioie ardono come fioche candele nell'attesa della Tua venuta. Ma sarà incendio di gioia il Tuo apparire. Yogananda |