Omelia (19-11-2006) |
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) |
Quando ci è stato chiesto di commentare le letture domenicali alla luce della nostra esperienza di vita di coppia, dobbiamo dire di aver accettato con entusiasmo. Il Vangelo, la Bibbia sono sempre fonte di riflessione positiva, specie quando ci si confronta in coppia, ognuno esprime le sue sensazioni, ci si confronta, ci si arricchisce. Di fronte a brani come quelli delle letture di oggi francamente ci si sente disorientati. Abbiamo ascoltato l'analisi fatta da molti sacerdoti, chi ha descritto la fine dei tempi in modo minaccioso, chi l'ha riempita di speranza e fiducia nel Signore, chi ha invitato a rivedere in quest'ottica il proprio modo di essere cristiani. Quello che fa paura a tutti noi peccatori è il ritrovarsi da soli, di fronte al Giudice supremo. Certamente avremo colpe e possiamo solo contare sulla comprensione del Signore. Ma ci piace rivedere le descrizioni della fine dei tempi in modo leggermente diverso, che ci dà un po' più di speranza. Se siamo coppia, se siamo una carne sola, la speranza è quella di presentarsi al Signore in coppia. "Vedi, Signore, questa donna è stata per me sostegno per tutta la vita, mi ha donato tutta se stessa, ha fatto per un tuo figlio tutto quello che era nelle sue possibilità." "Ecco Signore, quest'uomo si è preso cura di me per tutta la vita, mi ha accompagnato in tutte le difficoltà, si è fatto carico dei miei dolori. Sii generoso con lui perché mi ha fatto dono di tutto se stesso" E i figli potranno contare sulla generosa comprensione dei genitori che hanno amato ed aiutato e i genitori vedranno ripagati con accorate parole d'amore al Signore, tutti i sacrifici fatti per i loro figli. Un'intera famiglia, unita nell'amore, potrà mai vedersi chiudere le porte del Paradiso? E dunque, se prima o poi arriviamo al punto in cui dovremo confrontarci con quel Giudice, ecco che diventa sempre più importante, diremmo quasi urgente, cominciare ad applicare la legge dell'amore all'interno della nostra famiglia. Potrebbe sembrare un po' interessato un "amore limitato alla famiglia". Amo due o tre persone e che gli altri si arrangino. Ma per nostra esperienza personale, diretta e sofferta, non è possibile limitare l'amore sincero e gratuito. La famiglia è certamente il campo di "prima applicazione", ma il vero amore si spande e si diffonde tutt'attorno. Ne abbiamo visto "amori a responsabilità limitata", ma non si sono diffusi, anzi sono avvizziti e si sono spenti. Diamo amore nella nostra famiglia e la nostra famiglia darà amore. Nulla ci farà più paura. Spunti per la revisione di vita - L'amore nella nostra famiglia ha contagiato il mondo che ci circonda? - Cosa ci fa paura del Giudizio del Signore? - Quante persone saranno per noi testimoni favorevoli? Commento a cura di Gloria e Riccardo Revello |