Omelia (19-11-2006)
padre Romeo Ballan
Una nuova epoca missionaria

Riflessioni
Marco usa un linguaggio da far paura, ma sempre con un messaggio di salvezza e di speranza. È il cosiddetto linguaggio 'apocalittico', ricco di immagini e di parole, che gli evangelisti usano per esprimere la distruzione di Gerusalemme e, in prospettiva, gli avvenimenti ultimi della storia umana. Il contesto immediato nel quale vivevano le prime comunità cristiane era marcato da tensioni interne e da persecuzioni esterne, che provocavano paura, disorientamento e tante domande: Quanto tempo durerà la prova? Come mantenersi fedeli? Alla fine, chi si salverà?

Marco e gli altri evangelisti, sulla linea della predicazione apostolica, vogliono dare alle comunità un messaggio di speranza e di consolazione, incentrato sulla vicinanza del Maestro (Vangelo): la Sua assenza è solo momentanea, Egli verrà di nuovo, manda i Suoi angeli protettori, alla iniziale dispersione succederà una grande convocazione (v. 26-27). L'aveva previsto anche il profeta Daniele (I lettura): dopo un duro periodo di angoscia, il popolo troverà la salvezza (v. 1).

La Parola di Dio in questa domenica presenta varie persone che intervengono, a titolo diverso, all'interno dell'opera di salvezza,. Anzitutto, Gesù Cristo, sommo sacerdote e santificatore della nuova Alleanza (II lettura), l'unico Salvatore di tutti i popoli. Vi sono poi coloro che collaborano con il piano di Dio e accompagnano gli eletti e i fratelli nella fede. Daniele riserva un elogio speciale a "coloro che avranno indotto molti alla giustizia" (v. 3). Marco parla degli angeli che riuniscono gli eletti "dai quattro venti" (v. 27). "La salvezza dei fratelli dalla defezione della fede e dalla dispersione non avviene per un intervento portentoso del Signore, ma attraverso l'azione di angeli, i discepoli che, nel momento della prova, hanno saputo mantenersi saldi nella fede. Sono loro gli angeli incaricati di ricondurre i fratelli nell'unità della Chiesa" (F. Armellini).

È questo il ruolo missionario di coloro che accompagnano gli altri nel cammino all'incontro con Cristo. Il cammino della missione è arduo e ha tempi lunghi, presso i diversi popoli. La messe è sempre abbondante, ma scarseggiano gli operai (Mt 9,37). Eppure lo stesso Gesù invita ad alzare il capo e guardare con speranza verso la messe: "Levate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura" (Gv 4,35).

Il Signore Gesù alimenta la speranza, assicura che "Egli è vicino, alle porte" (v. 29): ad ogni persona offre la Sua salvezza. E convoca i suoi amici a farsi portatori di tale annuncio. Giovanni Paolo II, nell'enciclica Redemptoris Missio (1990), afferma con decisione che "la missione di Cristo Redentore, affidata alla Chiesa, è ancora ben lontana dal suo compimento... Tale missione è ancora agli inizi e dobbiamo impegnarci con tutte le forze al suo servizio" (n. 1). Cosciente della vastità e urgenza di tale missione, il Papa invita ad elevare i cuori alla speranza "in questa nuova primavera del cristianesimo" (n. 2), mentre vede albeggiare una nuova epoca missionaria. (*)


Parola del Papa
(*) "Mai come oggi la Chiesa ha l'opportunità di far giungere il Vangelo, con la testimonianza e la parola, a tutti gli uomini e a tutti i popoli. Vedo albeggiare una nuova epoca missionaria, che diventerà giorno radioso e ricco di frutti, se tutti i cristiani e, in particolare, i missionari e le giovani Chiese risponderanno con generosità e santità agli appelli e sfide del nostro tempo".
Giovanni Paolo II
Enciclica Redemptoris Missio (1990) n. 92


Sui passi dei Missionari
- 20/11: Giornata Internazionale dei Diritti dei Bambini, creata dall'ONU nel 1989.
- 21/11: Presentazione di Maria al tempio. – (Oggi o in altra data): Giornata "Pro Orantibus", per le religiose claustrali di vita contemplativa.
- 22/11: Giornata Internazionale della Musica.
- 23/11: S. Colombano, abate (+615), nato in Irlanda, missionario itinerante in Gallia, Svizzera, e Italia, fondatore di numerosi monasteri.
- 23/11: B. Michele Agostino Pro (1891-1927), gesuita messicano, martirizzato durante la persecuzione contro la Chiesa. Assieme a lui, si ricordano tanti altri martiri dello stesso periodo.
- 24/11: S. Andrea Dung Lac (+1839), sacerdote, e vari altri compagni martiri in Vietnam. Giovanni Paolo II nel 1988 ne canonizzò 117: fra vescovi, sacerdoti e laici uccisi in vari luoghi, modi e tempi.