Omelia (21-11-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Zaccheo [...] corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro perché Gesù doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Come vivere questa Parola? Ricco e pubblicano, Zaccheo appartiene a quella categoria di persone che sembra non avvertano mai il bisogno di Dio, di una vita spirituale. Sono soddisfatti nel loro benessere materiale, nella loro furbizia poco "pulita". Invece in quest'uomo si è fatto strada il "desiderio" di vedere il Signore. Basta questo "desiderio", questa "sete" consapevole perché Gesù subito risponda. Alza gli occhi, lo cerca incrociando lo sguardo. Lo invita a scendere e si autoinvita a casa sua. Zaccheo non oppone resistenza. Accoglie Gesù nell'intimità della sua casa. Subito irrompe in lui la gioia. E' dentro questa gioia che il suo cuore cambia. Da cuore avido, attaccato ai beni materiali dentro percorsi illeciti, di nascosta disonestà, diventa un cuore così libero che subito decide di dare la metà dei suoi beni ai poveri e di riparare alle frodi restituendo largamente. Oggi, nella pausa contemplativa chiedo allo Spirito Santo d'identificarmi in qualche modo a questo personaggio. Anzitutto invoco dallo Spirito che si approfondisca in me il "desiderio" d'incontrare a livelli sempre più profondi Gesù. E chiedo di percepire acutamente il fatto che Gesù, più di me, desidera incontrarmi dentro l'intima dimora del mio cuore. Invoco poi il frutto evangelico del mio stare con Gesù: la gioia da cui sgorga continua novità di vita. La voce di un grande pensatore Il cristianesimo, là dove è vero, diventa sempre un arsenale di gioia! Chesterton |