Omelia (28-11-2002)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Le potenze dei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.

Come vivere questa Parola?
Non ci spaventino le parole della Sacra Scrittura proposte dalla liturgia in quest'ultimo scorcio dell'anno. Cogliamone piuttosto il senso altamente consolatorio proprio dentro il contrasto delle cose che annunciano. Lo sconvolgimento finale del cielo e della terra è come la grande burrasca, il fortissimo vento che spazza via tutte le nubi e fa risplendere di nuovo il sole. Tutte le nubi di questa caducità che segna infatti il nostro vivere ora, sta davvero passando. E avrà una sua conflagrazione finale. Ma il leit-motiv della Bibbia che è "Non temere io sono con te" ci rassicura. Sì, l'invito è a coltivare in noi quell'atteggiamento di forte speranza che è qui suggerito. Il testo esorta: "Alzatevi e levate il capo". Quel primo verbo: "alzatevi" nel Nuovo Testamento è tipico del "risorgere". Qui esprime un atteggiamento non solo di vigilanza ma di tensione tranquilla e serena verso il bene che sta per affermarsi. Così pure quel "levare il capo", guardando in alto da dove sta per venire la grande Luce di Salvezza che è Cristo Signore, Cristo vera Liberazione.

Sì, Signore, oggi, nella mia pausa contemplativa, mi apro nel cuore alla speranza teologale. Col tuo aiuto, voglio essere uomo di speranza in un mondo dove la società della corsa all'avere sta dando diversi segni di un immane crollo. Sì, la "liberazione" di cui parla oggi la Scrittura non è ipotetica e lontana. È qui, sta già realizzandosi, se io sono docile alla potenza dello Spirito che vuole destabilizzare il mio "ego" e liberarmi, giorno dietro giorno, dalle sue stolte pretese, perché io mi volga con decisione alla pienezza del Bene.

La voce di un grande Pastore
Sii una persona viva nella speranza, capace di testimoniare a tutti e sempre l'eccedenza delle promesse di Dio, che ci libera da ogni prigionia dei mali presenti e dalla paura della morte, e ci fa guardare avanti con fiducia, con distacco dai beni terreni e dai soldi, con una certezza più forte di ogni fallimento o persecuzione o sconfitta.
Carlo Maria Martini