Omelia (12-07-2000)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.

Come vivere questa Parola?
I discepoli di Gesù si riconoscono dal potere di scacciare i demoni e fare guarigioni. Ciò accade ancora oggi? Certo! In tanti uomini e donne che amano il Signore con tutto quanto il loro cuore, la loro mente e le loro forze: uomini e donne che in virtù di questo loro amore diventano strumenti potenti nelle mani di Dio, operatori di miracoli là, nelle missioni nel Terzo Mondo, e qua, nelle nostre città, tra tossicodipendenti, prostitute, ecc.
Ma noi? Noi abbiamo il potere dell'esorcismo e della guarigione? Noi siamo portatori di luce? Se no, o almeno non abbastanza, perché? La risposta la fornisce la prima lettura di oggi (Os 10,1s): è quel che accade a Israele, che si ritiene popolo di Dio, ma dimentica il Signore e si rivolge agli idoli. La stessa cosa dice il Salmo, ma sotto forma positiva, di esortazione: «Cercate il Signore e la sua potenza, / cercate sempre il suo volto. / Ricordate le meraviglie che ha compiute» (Sal 104,4-5).
Noi ci ricordiamo del Signore? Cerchiamo il suo volto? Quanto tempo dedichiamo a lui? Quanto ci affidiamo alla sua Provvidenza? Quanto, al contrario, adoriamo gli idoli? Quanto il nostro cuore è occupato da progetti, desideri e occupazioni nostre e del mondo, ma non del Signore e del suo regno?

Oggi chiederò perdono al Signore per il mio cuore indurito e invocherò il suo aiuto facendo memoria dell'invito che Gesù mi rivolge:

Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta.

Leggere la Scrittura con la Scrittura
Ascolta, Israele: ricordati del Signore tuo Dio, non dimenticare, perché viviate e siate felici!
(cfr. Dt 5,32-8,20)