Omelia (20-11-2006)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Ho però da rimproverarti che hai abbandonato il tuo amore di un tempo.

Come vivere questa Parola?
La chiesa di Efeso è stata riconosciuta per la sua costanza, le sue opere e la fatica affrontata nel passato. Nonostante questo, c'è il rimprovero perché ha "abbandonato l'amore di un tempo". Com'era "l'amore di un tempo"? Era la prima accoglienza dell'annuncio, della Parola. I cuori erano accesi d'entusiasmo e fervore. Erano stati afferrati dal Signore e davano la loro vita a Gesù con slancio, operosità, gioia. Ma col passare del tempo, tutto questo si è affievolito ed è subentrato il languore, la tiepidezza, la routine. Hanno continuato a fare il bene ma forse come un peso. Hanno continuato a seguire Gesù, ma forse trascinandosi. Il tempo ha consumato il loro fervore. Non capita anche a noi? Accettiamo la Parola e vogliamo viverla fino in fondo. Niente sembra troppo difficile, troppo impegnativo e tutto è possibile. Ma, dopo, incontriamo difficoltà, critiche, incomprensioni, noia. Facciamo ma non sentiamo più quello che ci soddisfaceva e appagava i nostri sforzi. Dio ci scuota con la sua Parola. Non basta incominciare, non basta fare. Dobbiamo prestare attenzione alle nostre motivazioni. Se non è l'amore di Dio e del prossimo che ci spingono, ben presto tutto diventa cenere e sparisce la gioia di donarsi. Anche per noi, viene il momento di raddrizzare il tiro, mettendoci di nuovo nell'ottica di Dio, nel desiderio d'avere Dio come il Centro della nostra vita, e non il nostro l'ego.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, guarderò con sincerità il mio impegno nel fare il bene. E' davvero per Dio, in Dio e con Dio o sono subentrate le sottili pretese del mio ego? Chiederò la grazia di poter camminare nuova ogni giorno la via dell'amore.

Gesù, riempimi del tuo amore. Fa' che tutto quello che faccio sia sempre e solamente per te.

La voce di un Padre della Chiesa
Chi veglia, pazienta e prega senza averne oppressione diviene visibilmente partecipe dello Spirito Santo. Ma anche chi da queste cose e' oppresso e tuttavia sopporta con la volontà, anche costui riceve presto soccorso.
Marco l'Asceta