Omelia (26-11-2006)
padre Romeo Ballan
Il Regno di un Dio crocifisso, che non fallisce

Riflessioni
Che strano modo di proclamarsi Re! Il Cristo della Passione, in dialogo con il procuratore romano (Vangelo), ha le insegne da re: una corona sul capo, un bastone in mano, un manto scarlatto, i saluti ossequiosi dei soldati... Tutti segni di un re sconfitto! Ormai i capi religiosi, la gente in piazza, i soldati romani ne sono convinti: pensano di aver vinto, di averlo distrutto. Pilato rimane perplesso davanti alla serenità di quel uomo che, pur in quelle condizioni, continua a chiamarsi re, anche se non di un regno di questo mondo. Pilato non è in grado di intendere questo linguaggio, e meno ancora il discorso sulla verità (v. 36-37). Le sue domande inquisitorie hanno un senso politico: gli basta aver capito che quel tipo, così conciato, non costituisce una minaccia per l'impero di Roma.

Sarà lo stesso Pilato, rappresentante dell'impero più potente del mondo, a riconoscere la regalità di Cristo, con quella tabella affissa alla croce: "Gesù il Nazareno, il re dei Giudei" (Gv 19,19). Gesù incarna il vero "figlio di uomo", quel misterioso personaggio -preludio di un nuovo popolo!- annunciato dal profeta (I lettura), che riceve da Dio potere e regno presso tutti i popoli, un regno "che non sarà mai distrutto". Il popolo di Daniele, al momento, sperimenta l'oppressione, ma non rinuncia a sogni grandiosi per il futuro. Il popolo del nuovo Regno avrà come punto di convergenza il Cristo. Lo hanno trafitto, ma Egli è l'Alfa e l'Omega (II lettura).

Gesù non rinuncia al suo titolo di re, ma lo svuota delle cose vane dei regni di questo mondo e lo arricchisce di contenuti nuovi, evangelici: chi è primo deve servire gli altri; non si allea con i potenti e i ricchi, ma sceglie di stare dalla parte degli ultimi; non dà ordini, ma obbedisce; non uccide nessuno, ma muore Lui per tutti; l'importante non è essere servito, ma farsi servitori.

Pilato mostra a tutti l'uomo, il re sconfitto, coronato di spine... Gesù ha già proclamato più volte la sua identità, il suo Vangelo. Chi ha voluto capire l'ha capito. Ora Gesù è lì, davanti a tutti, attende in silenzio. Ognuno deve dare la sua risposta personale, fare la sua scelta di vita: optare per la via facile del potere e delle ricchezze, o trionfare facendosi discepoli umili e poveri di un re sconfitto, crocifisso e risorto. Per amore!. Seguire i passi di un re sconfitto può sembrare un'impresa fallimentare, eppure il Regno di Dio non fallisce! Il Papa lo ha ripetuto recentemente ai vescovi della Svizzera, commentando in forma ampia e creativa la parabola degli invitati alla grande cena (cf. Lc 14,15-24). Nonostante i continui rifiuti da parte della libertà umana, Dio non fallisce. Egli trova sempre nuovi cammini per realizzare il suo piano di salvezza per tutta la famiglia umana. (*)

Per questa opera di salvezza Egli vuole coinvolgere tanti amici e impegnarli per la Missione in tutto il mondo. Accanto al lavoro quotidiano, capillare e nascosto di missionari e missionarie, ci sono sempre molteplici iniziative che danno più visibilità all'opera evangelizzatrice. Alcuni esempi: in ottobre, si è celebrato in Tailandia il I° Congresso Missionario Asiatico. Una settimana fa si è concluso a Ouagadougou (Burkina Faso) il I° Congresso Missionario dell'Africa Occidentale, a breve distanza dal prossimo Congresso Missionario Africano, che avrà luogo a Dar-es-Salaam (Tanzania). Si è appena svolto a Roma (16-20 novembre) il convegno internazionale "Europa Terra di Missione". In Brasile si apre (oggi, festa di Cristo Re) la "Campagna di Evangelizzazione 2006", per il tempo di Avvento, con il tema "Discepoli e Missionari". Sono alcune iniziative continentali che, sia pur limitate, servono a rinnovare l'ardore missionario per il Regno di Dio.

Parola del Papa
(*) "Dio non fallisce.
O, più esattamente, all'inizio Dio fallisce sempre, lascia esistere la libertà dell'uomo, e questa dice continuamente 'no'. Ma la fantasia di Dio, la forza creatrice del suo amore è più grande del 'no' umano... Dio va oltre l'ebraismo e abbraccia il mondo intero per unirlo nel banchetto dei poveri... La sala vuota diventa un'opportunità per chiamare un maggior numero di persone. L'amore di Dio, l'invito di Dio si allarga... La Chiesa dei pagani si formerà. E si è formata e continua a formarsi... Dio non fallisce, nemmeno oggi. Anche se sperimentiamo tanti 'no', possiamo esserne certi... Proprio nel nostro tempo conosciamo molto bene il 'dire no' di quanti sono stati invitati per primi. In effetti, la cristianità occidentale, cioè i nuovi 'primi invitati', ora in gran parte disdicono, non hanno tempo per venire dal Signore. Conosciamo le chiese che diventano sempre più vuote, i seminari che continuano a svuotarsi, le case religiose che sono sempre più vuote; conosciamo tutte le forme nelle quali si presenta questo 'no, ho altre cose importanti da fare'. E ci spaventa e ci sconvolge... Ma Egli non fallisce. Anche oggi troverà nuove vie per chiamare gli uomini e vuole avere con sé noi come suoi messaggeri e suoi servitori".
Benedetto XVI
Omelia nella Messa con i Vescovi della Svizzera, a Roma, 7.XI.2006

Sui passi dei Missionari
- 26/11: S. Leonardo da Porto Maurizio (1676-1751), sacerdote francescano, itinerante, dedicato alle missioni popolari. È l'ideatore della pratica della Via Crucis.
- 26/11: B. Giacomo Alberione (1884-1971), fondatore della Famiglia Paolina (una decina di istituzioni), per una presenza del Vangelo nei mezzi di comunicazione sociale e per la promozione delle vocazioni.
- 26/11: Ricordo del Card. Charles Lavigerie (1825-1892), vescovo di Algeri, fondatore dei Missionari d'Africa (Padri Bianchi).
- 29/11 e giorni seguenti: Bb. Edoardo Burden (+1588), Giorgio Errington (+1596) e compagni; S. Cutberto Mayne (+1577), Ss. Edmondo Campion (+1581) e compagni; B. Riccardo Langley (+1586) e tanti altri sacerdoti e laici martirizzati in Inghilterra sotto la regina Elisabetta I.
- 29/11: Bb. Dionigi Berthelot e Redento Rodríguez, religiosi carmelitani, fatti schiavi e martirizzati dai musulmani (+1638) ad Aceh (Sumatra, Indonesia).
- 30/11: S. Andrea, apostolo, fratello di Simon Pietro. Predicò il Vangelo in Grecia, ove morì crocifisso.
- 1/12: B. Clementina Anuarite Nengapeta (1940-1964), religiosa della R. d. Congo, uccisa a Isiro durante la ribellione dei Simba; è martire della castità e del perdono.
- 1/12: B. Carlo de Foucauld (1858-1916), sacerdote, ucciso a Tamanrasset, nel deserto algerino, da una banda di predoni; è testimone di amore all'Eucaristia, missione e dialogo.
- 1/12: Giornata Internazionale della lotta contro l'AIDS-SIDA (istituita dall'ONU-OMS).
- 2/12: B. Liduina Meneguzzi (1901-1941), religiosa delle Salesie di Padova, missionaria, morta a Dire Dawa, in Etiopia.