Omelia (03-12-2002) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Come vivere questa Parola? Vivere l'Avvento vuol dire rendersi consapevoli del senso profondo dell'esistenza e leggerlo in chiave di attesa e di desiderio. Solo l'attesa del Signore dà senso vero al susseguirsi dei nostri giorni. Solo il prendere coscienza che nel nostro cuore (ne siamo coscienti o no!) arde il desiderio di Lui, nostro invisibile Amore, ci dà di inoltrarci sereni in un cammino dove è la Sua Presenza, è il Suo Santo Spirito a dare senso e a vivificare tutto. Per questo l'Avvento è tale da farci gioire e approfondire quello che significa la celebrazione del Natale come un misterioso rinnovarsi della venuta di Gesù nei cuori che si aprono a Lui. L'immagine di cui Isaia qui si serve è quella del "germoglio" "virgulto": una immagine di una vita che cresce, ricca di promesse. E davvero Gesù è questo germoglio spuntato dal "tronco di Iesse" ossia dalla stirpe di Davide. È entrato nella storia "facendosi carne" ma per portare a noi la forza e la vitalità dello Spirito Santo con tutti i suoi doni che potenziano la nostra umana natura e la divinizzano. Oggi, nella mia pausa contemplativa, entro in quel silenzio interiore che mi permette di tacitare lo stordimento di tante preoccupazioni inutili. Così, con cuore che si ravviva nell'attesa e nel desiderio del Signore, chiedo che lungo questi miei giorni mi sia dato lo Spirito. È dei suoi doni che ho tanto bisogno! Ecco: leggo questo testo e mi soffermo a chiedere proprio quello – tra i sette doni qui elencati – che sento urgente per il mio cammino spirituale. Chiedo e ringrazio. Chiedo e mi desto sempre più alla speranza e alla fiducia. La voce di un testimone dei nostri giorni Anche quando in noi ci sono dei dubbi, la presenza dello Spirito Santo rimane, nei giorni di serenità come nelle ore aride. Non siamo noi dei poveri del Vangelo? La nostra umile fede basta per accogliere la sua presenza. E il solo desiderio della sua presenza restituisce la nostra anima alla vita, sulla terra, come nell'eternità. Fr. Roger di Taizé |