Omelia (12-12-2002)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Io sono il Signore tuo Dio che ti tengo per la destra e ti dico: «Non temere, io ti vengo in aiuto».

Come vivere questa Parola?
Un Dio che viene in aiuto, che si fa così vicino da diventare intimo all'uomo, un Dio che dentro le nostre paure sussurra: "Non temere" sono qui con te, non ti lascio perdere perché "la mia destra ti sostiene" Non è questo il "cuore dell'Incarnazione e della Redenzione? Ecco perché la pericope tratta anche oggi dal profeta Isaia è tanto consolante nel dirci, con linguaggio figurato, "tu trebbierai i monti [...] ridurrai i colli in pula". E ciò significa che, se il Signore è con noi nel mistero di una presenza che l'Incarnazione ha reso possibile, noi abbiamo la possibilità di vincere davvero le difficoltà che si oppongono al nostro realizzarci come uomini e come cristiani. Nella serenità di chi sa che, insieme al Signore e mai senza di Lui può AMARE, ci riesce non di eliminare la difficoltà, la prova, il dolore, ma di vivere tutto questo con cuore di pace, "trebbiandone" l'amarezza.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiedo di fare molto spazio interiormente a questa parola, cioè di aprirmi a una fiducia che penetri il mio cuore, non solo, ma tutto quello che ho da fare.

"Signore, tu mi tieni per la destra e mi vieni in aiuto". Non è un complimento, non è una paroletta da racconto di fiaba. La tua Parola è "viva ed efficace", "opera quello che dice". Tu dammi di crederlo e di agire insieme con te "che mi tieni per la destra".

La voce di una santa dei nostri giorni
Una cosa Gesù mi chiede: che io mi appoggi a Lui; che in Lui e solo in Lui io ponga la mia completa fiducia; che mi abbandoni a Lui senza riserve. Anche quando tutto va male e mi sento come una nave senza bussola, mi devo dare completamente a Lui. Mai, mai, mai il Signore ci abbandonerà, se avremo fede in Lui e porremo in Lui la nostra fiducia.
Madre Teresa di Calcutta