Omelia (20-12-2002)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio.

Come vivere questa Parola?
Non finiamo mai di scoprire le profondità del mistero dell'Incarnazione e quell'arrendersi a Dio di Maria: "Ecco sono la serva del Signore. Avvenga di me così come hai detto". La Vergine pronuncia queste parole proprio quando l'Angelo le ha consegnato l'unica chiave interpretativa del mistero: "Nulla è impossibile a Dio". Non è possibile all'uomo salvarsi da se stesso. Eppure è questo il vero nostro problema: la salvezza dal peccato, dal male, dalla morte, dal non senso, dal nostro "ego". "Nulla è impossibile a Dio". A tal punto che il Signore colma di grazia una giovane donna di Nazareth e, senza intervento d'uomo, fa "germogliare" in Lei il Salvatore per opera dello Spirito Santo. È l'iniziativa dell'infinita possibilità dell'amore assolutamente gratuito. È il dono dell'Incarnazione.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi ritaglio almeno un momento di vero silenzio interiore e mi tuffo in questa parola: "Nulla è impossibile a Dio". Poi consegno al Signore certe mie durezze interiori, certi miei attaccamenti a cose, persone, al mio modo di vedere. Mi metto in discussione e mi consegno al Signore:

Per la grazia del tuo natale, Gesù, rendimi umile, flessibile, capace di scoprire negli altri il bene, in modo d'essere la prima a fare sempre il primo passo, senza pretese di sorta. A te nulla è impossibile. E io voglio essere "servo per amore".

La voce di una religiosa
Ogni volta che ascoltiamo la Parola di Dio, lo Spirito Santo la rende feconda nel nostro cuore, ce la fa concepire, la fa diventare la nostra vita. Dovremmo avere la gioiosa consapevolezza che, come Maria all'annunzio dell'angelo concepì per opera dello Spirito santo, così anche in noi, nella nostra anima, se ascoltiamo con fede, avviene il miracolo della nuova creazione.
Anna Maria Canopi