Omelia (30-11-2006) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Se confesserai con la tua bocca che Gesù Cristo è il Signore, e crederai col tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Come vivere questa Parola? In questa pericope S.Paolo non esita a fare suo il testo del Deuteronomio 30,14: un testo famoso che recita così: "Questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore". S.Paolo non lo applica alla lettura della Thora, ma alla parola dell'evangelizzazione. Si tratta di esprimere con la parola e con la vita quello che si crede fin dentro le profondità del cuore. È l'annuncio centrale della nostra fede, che cioè "Dio ha talmente amato il mondo da mandare il suo Figlio unigenito" vissuto in mezzo a noi, morto e risorto per riscattarci dal male, per salvarci. Anche oggi, in un mondo ridivenuto pagano di fatto, ciò che importa non è considerarsi formalmente cristiani, ma esserlo di fatto: contattare quotidianamente la Parola, ricevere nell'Eucaristia la forza per metterla in pratica e ritenere che, al nostro prossimo, va dato in qualche modo il lieto annuncio che c'è una salvezza, anzi un Salvatore: Cri-sto Gesù, vivo e operante nelle nostre giornate. Non per nulla S.Paolo, ricordando il Primo Testamento proclama che "chiunque crede in Lui non sarà deluso". Ma occorre, appunto, che ci sia chi, vivendo secondo Cristo, Lo annunci, con la vita anzitutto, e poi con la parola. Oggi, nella mia pausa contemplativa, farò spazio interiormente all'annuncio del mio essere salvato da Gesù: dalla grazia della sua morte e risurrezione che, se io mi apro a riceverla, "cola" gioia di salvezza perfino negli alveoli più riposti del mio essere e mi spinge ad annunciarla "al mio prossimo" Gesù, ti prego, dammi di farla finita con una fede anemica e solo di testa. Dammi di credere con tutto me stesso alla salvezza e di annunciarla con la vita e, quando è possibile, con la parola. Te lo chiedo per l'intercessione di S. Andrea apostolo. La voce di una convertita Dio ci ha fatti alleanza. È per tutti che ciascuno riceve la fede. Una volta che la Parola di Dio è incarnata in noi, non abbiamo il diritto di conservarla per noi: noi apparteniamo, da quel momento, a coloro che l'attendono Madeleine Delbrêl |