Omelia (16-12-2000)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
In quei giorni sorse Elia profeta, simile al fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. [...] Beati quelli che ti videro e che si sono addormentati nell'amore!.

Come vivere questa Parola?
Nel breve passo del Siracide il profeta Elia è ricordato come una figura la cui vita arde e risplende quanto il fuoco. Per ben quattro volte, infatti, ritorna questa parola-immagine.
In effetti, vivendo in un periodo di degrado spirituale fino all'idolatria in un materialismo dominante la vita, Elia, per comando del Signore, impetra la siccità ("chiuse il cielo"). E' un castigo ammonitore perché gli uomini si destino dal letargo, escano dal culto di Baal e tornino al Dio vivente.
Solo così è la vera pace: "il cuore dei padri si riconcilia col cuore dei figli". Solo così è vita vera. E coloro che la sperimentano sono "beati", fino a chiudere poi la loro vita mortale "addormentandosi nell'amore".
Gesù, nel Vangelo odierno, assimila la figura di Elia al suo precursore Giovanni Battista: altro grande profeta che arde per la gloria di Dio e invita alla conversione.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi fermerò a considerare quanto sia importante che il mio credere diventi sempre più il mio amare, nel dono effettivo di me stesso. L'Avvento è tempo propizio perché il cuore, e quindi la vita, prenda fuoco. Verbalizzerò:

O Dio che mi hai talmente amato da darmi il tuo Figlio "venuto a portare il fuoco", fa' che in Lui io arda e irradi luce, amando.

La voce degli antichi Padri
Disse l'abate Antonio: Ora non temo più Dio. Io lo amo. Perché è scritto: «L'amore scaccia il timore».