Omelia (17-12-2000)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Giovanni disse: Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.

Come vivere questa Parola?
Il battesimo di Giovanni Battista è preludio del vero Battesimo: quello che Gesù ci conferisce in "Spirito Santo e fuoco". Questa precisazione del Vangelo odierno è rivelatrice di quel mistero di salvezza che è insito nel sacramento dell'iniziazione cristiana. Quando, immersi nella morte del Signore, riemergiamo "nuove creature", figli come Lui del Padre, veramente diventiamo "preda" dello Spirito Santo, del suo fuoco divinizzatore.
Per molti, purtroppo, il battesimo è un fatto scontato, quasi appendice di una realtà anagrafico-sociale. Per altri è un dono ricevuto all'inizio della vita: punto e basta. Da pochi è valorizzato per quello che è: un diventare tralci vivi di Gesù, vera vite, un diventare dimora di Dio nel cuore abitato dalla Trinità Santissima, un venir divinizzati dallo Spirito Santo fuoco d'Amore sostanziale, abbraccio incandescente del Padre e del Figlio. Egli avvampa e realizza operazioni divine anche in noi se, vivendo il nostro battesimo come una realtà dinamica, lasciamo agire questo Spirito, fuoco d'Amore.

Oggi, nel mio riposo domenicale contemplativo, mi esercito a rendermi consapevole del mio stesso respiro in pieno abbandono. Esso infatti è immagine viva del soffio divino e divinizzante dello Spirito. Pregherò:

Vieni, fuoco d'Amore! Trasfigura e divinizza il mio modo d'amare.

La voce di un antico Padre
La gioia spirituale che viene dallo Spirito trasforma il corpo e lo rende spirituale; lo innalza, in modo che l'uomo tutto intero diviene spirituale.
S. Gregorio Palamas