Omelia (04-12-2006)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Vieni, camminiamo nella luce del Signore.

Come vivere questa Parola?
Un invito quanto mai pertinente oggi, in un contesto in cui sembrano prevalere pesantemente le tenebre. Basta sfogliare un quotidiano o seguire un telegiornale per farsene un'idea. Violenze, guerre, misfatti di ogni genere fanno parte della cronaca quotidiana. Eppure noi sappiamo che la luce ha fatto irruzione nel mondo e nulla potrà più fermarne il corso. Una certezza che deve sostenerci nell'estenuante lotta contro le ricorrenti forze del male. "Rivestitevi delle armi della luce" (Rm 13,12) – sollecita S.Paolo – confermando così l'inevitabile protrarsi di questo scontro, ma anche indicando il genere di armi da adottare per uscirne vittoriosi. L'inerme luminosità di una vita, che non si adegua all'andazzo comune ma batte la via tracciata dal Signore, è la sola forza in grado di fermare l'avanzare delle tenebre. L'avvento ce lo ricorda e sollecita tutti a mettersi in cammino, lasciandosi guidare dalla luce del Signore. Anzi, a lasciarsene impregnare fino a diventare a nostra volta luce. Perché non accogliere l'invito, in questo avvento 2006, così che ogni cellula cristiana (persona singola, famiglia, comunità, parrocchia...) diventi un punto luce là dove vive? Perché non porre, in tal modo, un segno di speranza in una società che sembra non conoscere altro che l'opprimente certezza delle tenebre?

Oggi, nella mia pausa contemplativa, fisserò lo sguardo nella luce del Signore: luce di amore che mi raggiunge e mi avvolge perché, a mia volta, la diffonda intorno a me. Mi chiederò: come posso "essere luce" là dove vivo?

Aiutami, Signore, a prepararmi al natale da vero figlio della luce, perché anche coloro che mi vivono accanto possano essere raggiunti da Te, Luce del mondo.

La voce di un Fondatore
Dobbiamo gettare via le opere delle tenebre e rivestirci delle armi della luce e poi fare del bene, del bene a tutti senza distinzione di classe e di parte, fare del bene sempre sino al sacrificio di noi stessi. Solo allora risplenderanno sulla nostra Patria e sul mondo i giorni migliori.
S. Luigi Orione