Omelia (21-12-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento Luca 7,24-30 Dalla Parola del giorno Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore. Come vivere questa Parola? Com'è bello che in prossimità del Natale, la liturgia ci offra questa scena della visitazione col mistero del bambino che sobbalza di gioia, ancora in grembo ad Elisabetta! Alla voce di Maria il bambino sussulta: così come alla voce dell'Amato sussulta il cuore dell'amata nel Cantico dei Cantici di cui parla la prima lettura. E' la prossimità del mistero di un Amore che supera di gran lunga la possibilità del nostro intendere. E la gioia che scaturisce là, alla sorgente profonda dell'essere e della vita, è legata alla beatitudine di Maria, che ha saputo credere e si è abbandonata totalmente, senza resistenze di sorta, alla Parola di Dio che proprio ora si compie in tutta la meravigliosa ampiezza del disegno di Dio. Oggi, mentre già fervono i preparativi del Natale, mi ritaglio un po' di tempo per la mia pausa contemplativa. Visualizzo in cuore la scena dell'incontro delle due donne. Chiedo allo Spirito di percepire il saluto "Shalom" di Maria. Lascerò che apra cerchi di gioia nel mio cuore. Sì, perché anch'io voglio credere e abbandonarmi alla Parola del Signore. Anch'io so che il Signore opererà salvezza in me e attraverso me, se credo fortemente al realizzarsi di questa Parola che ogni giorno ascolto, custodisco e vivo. La voce di una poetessa Lo so. Rapido tornerai, come la luce diffusa sopra l'onda che ne vibra di baleni improvvisi. Donata Doni |