Omelia (23-12-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; l'angelo dell'Alleanza, che voi sospirate, ecco, viene. [...] Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un'oblazione secondo giustizia. Come vivere questa Parola? Consapevolmente o no, ogni uomo cerca e sospira il Signore. E Malachia ne profetizza la venuta chiamandolo, con espressione simbolica, Angelo dell'Alleanza, ossia l'inviato per eccellenza di Colui che ha stretto con l'uomo il grande patto della "berit" che appunto significa "alleanza nuziale". Ecco, viene dunque Gesù, il Salvatore. Attenzione però! Mentre la venuta del suo precursore di cui parla il Vangelo odierno è all'insegna della gioia, qui si parla di purificazione. Le immagini sono forti: il fuoco intensissimo dei fonditori e l'azione dell'affinare, come quando si passa al crogiolo oro e argento. E tutto è previsto perché i cuori si convertano e si viva una grande riconciliazione. Ecco, in questo avvicinarsi del Natale, l'invito pressante che mi viene fatto è l'opposto di quello godereccio del Natale esteriore, formale e consumistico. Proprio per arrivare a vivere la gioia di Gesù fatto Bambino: è necessario che nella mia pausa contemplativa, io veda come e in che cosa purificarmi interiormente. Non ci siano risentimenti di sorta, tanto meno rancori, orgoglioso desiderio di prevalere, di oppormi a qualcuno o d'indugiare a compiangermi. Verbalizzerò: Crea in me, o Dio, un cuore puro, rendimi libero nel sentire, retto nell'agire, benevolo verso tutti. La voce di un dottore della Chiesa In nessun altro modo tu potrai purificare il cuore se non volgendoti costantemente a Colui che si è fatto uomo per te. S. Agostino |