Omelia (06-12-2006)
mons. Vincenzo Paglia
Commento Matteo 15,29-37

Gesù torna in Galilea e sale nuovamente sul monte. Nella tradizione biblica il monte rappresenta il luogo dell'incontro con Dio. Gesù, scrive Matteo, "si fermò là", come a radicare se stesso e tutta la sua opera nel Padre. E' facile immaginarlo ancora una volta in preghiera. Dall'incontro con il Padre, Gesù fa sgorgare tutta la sua opera di misericordia e di salvezza. Tanti si radunano attorno a lui. Gesù sta con loro per tre giorni: avvicinarsi a Gesù sul monte vuol dire avvicinarsi a Dio, ascoltare Dio, lasciarsi toccare il cuore da Dio e guarire, come guariscono i malati portati attorno a Gesù. Questa scena si ripete ogni volta che ci raccogliamo assieme e preghiamo il Signore per noi, per i poveri, per i deboli, per chiunque ha bisogno. Tutti vengono deposti "ai piedi di Gesù". E il Signore ci assicura che qualunque cosa chiediamo, quando siamo riuniti nel suo nome, egli ce la concede. Ma dobbiamo avere fede nel suo amore.