Omelia (08-12-2006)
mons. Vincenzo Paglia


Gesù, uscito dalla casa del capo della sinagoga, venne seguito da due ciechi che gli rivolgono una preghiera semplice: "Abbi pietà di noi!" La troviamo spesso nei Vangeli. E anche noi la diciamo all'inizio di ogni Messa: "Signore, pietà!" Gesù accoglie i due ciechi, parla con loro e li guarisce. Ha appena terminato, che subito gli portano un muto. E Gesù guarisce anche lui. Davvero è il compassionevole, l'unico che sa commuoversi, l'unico che pensa agli altri non a se stesso. Accorrevano da ogni parte per chiedergli aiuto: e non mandava indietro nessuno senza averlo ascoltato, aiutato e confortato. Ma il numero di coloro che si recavano da lui era ormai così grande da non riuscire più ad ascoltarli e ad aiutarli. Per questo Gesù dice: "la messe è molta, ma gli operai sono pochi!" Per Lui non c'è il rapporto con la massa, con le folle, che pure vediamo di frequente nei Vangeli; quel che conta, e quel che davvero serve, è il rapporto personale, il contatto tra persona e persona. E Gesù invita a pregare perché cresca il numero degli operai. Noi siamo tra questi. Ascoltiamolo!