Omelia (09-12-2006)
mons. Vincenzo Paglia


"Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore". Dalla compassione sulle folle, stanche e sfinite, nasce la chiamata dei discepoli e la consegna della missione evangelica. Gesù ne sceglie dodici, tanti quante le tribù di Israele, perché nessuna resti priva del Vangelo. E il gruppo è molto eterogeneo. Non conta l'origine o l'appartenenza, ma solo l'adesione a Gesù. Infatti, sono riconosciuti come quelli che stanno con il Nazareno. Tutti, come accade con Simone, ricevono un nuovo nome, ossia una nuova missione e un nuovo potere. Dopo l'incontro con Gesù non sono più gli stessi. Da quel momento sono testimoni del Vangelo, di un sogno universale che non è il loro ma di Dio, e ricevono il potere di cambiare i cuori, di sconfiggere il male, di raccogliere i deboli, di amare i disperati, di affrettare il Regno di Dio. E' un potere reale che non viene dal denaro, dalle borse, dalle tuniche o dalle cose della terra. E' il potere dell'amore senza limiti che viene da Dio e che Gesù testimonia per primo. Questa prima missione evangelica è emblematica per ogni generazione cristiana: non c'è altra via per i discepoli di Gesù. Anche la nostra generazione è chiamata a vivere alla lettera questa pagina evangelica.