Omelia (11-12-2006) |
mons. Vincenzo Paglia |
"Vista la loro fede", Gesù guarì il paralitico. Il miracolo si realizza per la fede degli amici di quel paralitico; una fede fatta di amore, di tenacia, di perseveranza e persino di astuzia. Arrivano a scoperchiare il tetto pur di portare il loro amico davanti a Gesù. Ecco cosa provoca l'alleanza tra i discepoli di Gesù e i poveri. I discepoli pongono al centro della scena quel malato, un centro che non è solo fisico, ma del cuore. E Gesù, vedendo la loro fede, vedendo il loro amore, guarisce quel paralitico in modo pieno, ancor più, di quanto essi si aspettino. Rivolgendosi infatti a quell'uomo gli dice: "Ti sono rimessi i tuoi peccati". Nessuno dei presenti aveva cercato questo. Semmai, gli amici volevano la guarigione del corpo e i farisei solo questa aspettavano, non per amore di quel malato ma per poter screditare Gesù. Ma Gesù va oltre il corpo e vede anche il cuore di quel paralitico, ossia il bisogno che ha di essere perdonato, accolto, amato. E gli dona sia la salute del corpo che quella del cuore. Potremmo dire che non di solo pane vive il povero, ma anche di amore. |