Omelia (10-12-2006)
don Bruno Maggioni
Le condizioni necessarie per accogliere la Parola

Avvenne che la Parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto» (Lc 3,2). Questo evento – apparentemente semplice – è collocato da Luca non solo all'interno della storia ebraica, ma anche all'interno della storia universale. Secondo la Bibbia – e per la fede – l'arrivo della Parola di Dio comporta sempre svolte radicali. Ma è anche vero che i risvolti della Parola di Dio sono sempre all'inizio visibili soltanto alla fede: il mondo non se ne accorge neppure. I grandi personaggi che Luca ha elencato non hanno dato importanza alla predicazione del Battista nel deserto e alle folle che accorrevano da lui. C'è già da imparare: il discepolo impari a puntare gli occhi sui germi ricchi di sviluppo, non invece sulle cose clamorose già morte.
La Parola di Dio va riconosciuta (ai più, infatti, appare deludente e insignificante), e occorre saperla accogliere, e per questo occorrono delle condizioni. Luca non dimentica che ci sono condizioni morali indispensabili. Già Isaia parlava di «preparare la strada» e «raddrizzare i sentieri». Giovanni Battista parla di «conversione» e di «perdono dei peccati». È questo che occorre: la conversione comporta un cambiamento.
La conversione, parola che significa cambiamento di rotta, è l'atteggiamento che l'uomo deve assumere nei confronti della Parola di Dio che lo raggiunge, si tratti della predicazione del Battista (come qui), o della predicazione di Gesù (come nel Vangelo) o della predicazione della Chiesa (come oggi). Conversione non indica un cambiamento parziale, ma un cambiamento totale, sia nella mentalità che nel comportamento pratico.
Luca è attento a sottolineare anche una seconda dimensione della Parola: essa risuona in un luogo particolare della storia, in una regione determinata e si rivolge – immediatamente – a uomini determinati. E tuttavia questa Parola così storica (al punto che si direbbe prigioniera di un tempo e di un luogo) è universale, rompe lo spazio in cui è risuonata e si rivolge agli uomini di ogni tempo: «Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio».
La Parola di Dio, che è Gesù, è al centro della storia e ha un significato non solo per gli ebrei ma per tutti i popoli.
La prima pagina della Bibbia racconta che la Parola del Signore scese sul caos e impresse al disordine un senso e una direzione, e ordinò all'uomo di continuare in questa impresa.
Ora la Parola del Signore giunge di nuovo, e imprime una svolta all'intera storia umana, tanto che i cristiani sentirono il bisogno di dividere la storia in due, iniziando una nuova numerazione: prima di Cristo, dopo Cristo.