Omelia (01-01-2007) |
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Oggi è la vera festa della mamma, non solo perché celebriamo la mamma di Gesù, ma perché in lei celebriamo l'idea stessa di madre secondo lo stile di Dio. Maria è allo stesso tempo protagonista e spettatrice della sua storia che si intreccia con la Storia trasformandola per sempre. In fondo come madre non fa nulla di eccezionale, l'eccezionalità sta nel trasfigurare l'ordinario. Accoglie il progetto di Dio, vi aderisce forse senza comprenderlo fino in fondo, e, dal momento in cui si abbandona senza riserve e definitivamente ai piani della Provvidenza, contempla alla luce della fede tutti gli avvenimenti della sua vita. A cominciare dalla nascita del figlio, l'avvenimento cruciale nella vita di ogni donna, il punto di snodo nell'esistenza di ogni madre. Eppure avviene in modo così inconsueto, con tempi così imprevisti. E come ogni madre, come solo le donne san fare, senza perdersi d'animo si ingegna aiutata da Giuseppe per trovare un tetto e un letto alla sua creatura. Molto probabilmente aveva immaginato la nascita di suo figlio in maniera completamente diversa: con la vicinanza delle persone care, piene di affetto ed amicizia e pronte ad aiutarla nei primi giorni della nuova vita nella sua casa piccola ma dignitosa. Ora è spiazzata dagli eventi eppure come ogni donna non si perde d'animo. Riesce a trovare la soluzione, semplice e pratica. Il prezioso realismo femminile che inchioda gli uomini alla realtà maturandoli nella responsabilità. Ma oltre al sano pragmatismo femminile Maria possiede la capacità contemplativa della pienezza della fede che le consente di custodire gli avvenimenti della sua storia meditandoli nella preghiera. Dopo l'annunciazione Maria rinnova ogni giorno il suo abbandono alla volontà di Dio, e durante la gestazione e per tanti anni dopo la nascita, Maria e Dio vivono quasi in simbiosi, l'uno si abbandona nell'altra. Per questo amore, per questa dedizione incondizionata, per questa oblazione pura di tutta una esistenza, il Signore Dio l'Onnipotente entra e rimane per sempre nella storia. Maria "è per la Chiesa l'inesauribile vaso della memoria e dell'interpretazione" (Von Balthasar) ed a lei affidiamo oggi il nuovo anno. Preghiamo perché sappiamo vivere e contemplare gli avvenimenti di questo anno con gli occhi e il cuore di Maria per comprenderli nella loro profondità quanto possiamo. Oggi poniamo sotto la protezione della sua maternità, affidiamo alla sua intercessione tutti gli avvenimenti che ci aspettano nei prossimi mesi. Possa Maria aiutarci ad abbandonarci con fede, con speranza e con generosa carità alla Provvidenza divina. Possa Maria aiutarci a trovare nell'ordinarietà del quotidiano i segni della predilezione di Dio. Possa Maria aiutarci ad invocare l'aiuto e ad ascoltare i suggerimenti del nostro angelo custode, come in tante occasioni cruciali della loro vita ella e Giuseppe seppero fare. Commento a cura di Stefano e Teresa Cianfarani |